Antica Pieve di San Giovanni Battista
VESPOLATE



L'antica pieve dedicata a San Giovanni Battista sorge fuori dall'abitato, lungo la strada che conduce a Tornaco. Già citata nel 1024-1028 quando venne ceduta dal vescovo Pietro III al Monastero di San Lorenzo in Novara, fu nuovamente menzionata nel 1132 quando rientrò in possesso della Chiesa novarese.

Forse edificata sulle rovine di un tempio pagano, nel corso del quattordicesimo secolo una serie di sventure colpiscono l'edificio religioso, tutto il paese e le zone limitrofe.

Nel 1339 un' eccezionale nevicata d'aprile distrugge le viti e il frumento, poi la peste con le conseguenti carestie e poi ancora, nell'anno 1361, la terribile guerra tra Galeazzo Visconti e il Marchese del Monferrato Giovanni II che porta morti e distruzioni.

È così che anche la pieve di San Giovanni, allora a tre navate, rimase gravemente danneggiata. Ora si presenta ad aula unica con abside semicircolare.

Il campanile è collocato sul lato meridionale mentre, addossato alla parete nord, si trova un locale con funzione di sacrestia. Importanti restauri e rimaneggiamenti hanno avuto luogo nel corso del XVIII secolo tanto da alterare profondamente l'antica struttura romanica.

L'interno fu ampiamente affrescato nel corso del XV secolo: di particolare pregio è l'ancona fittile posta sopra l'altare maggiore che raffigura una delicata Madonna in trono con Bambino benedicente, un offerente (forse un Cavallazzi feudatario locale), San Giovanni Battista con cartiglio, San Gaudenzio, San Giovanni Evangelista e San Francesco d'Assisi, attribuibili (P. Venturoli) al Maestro di Borgomanero.

Sopra l'ancona è rappresentata un'Annunciazione ai cui lati appaiono alcuni stemmi araldici, uno dei quali appartiene ai Cavallazzi.

Nella parete di sinistra, campeggia un altro affresco quattrocentesco: la Madonna, coperta da un ampio manto, seduta in trono con Bambino, tra San Domenico, San Pietro Apostolo, San Francesco e San Paolo Apostolo. Vicino l'ingresso della sagrestia un solitario e gigantesco Sant'Andrea. Nei pressi dell'ossario è visibile una Madonna del latte seduta in trono.