Richiesta di parere in merito al PEC “EX DONNINO”

presentato dalla Soc.IMPRESA BRAMBATI E C SRL.

All’atto della presentazione della Variante Generale al PRG nel 2004, nella sezione “Analisi 2004”, alla tavola “A05Vincoli” vengono censiti una quarantina di pozzi d’acqua, ognuno dei quali viene indicato con l’area di salvaguardia (che la Regione Piemonte fissa in 200 m di raggio rispetto al punto di captazione come indica il DL 11 maggio 1999, n. 152).
All’interno una zona di tutela assoluta con divieto di costruzione; una seconda fascia di rispetto, all’interno ristretta, all’esterno allargata.
Anche il pozzo di via Alzati, nella tavola P4_08 della variante generale del PRG del 2004, è circondato dalla fascia di rispetto che si estende dal Canale Cavour a nord sino al complesso ex Donnino, a sud.
Per poter costruire a breve distanza dal pozzo si è attivata la procedura di modifica delle fasce di salvaguardia da parte della giunta comunale mediante le note descrittive della relazione geologica e geotecnica che viene allegata alla delibera n. 451 del 23 novembre 2005 “Approvazione proposta di definizione aree di salvaguardia da pozzo captazione acqua potabile (n.21) – Via Alzati –zona Vignale –L.R. n.4 del 12.4.1994 (immediatamente esecutiva)”, delibera giustificata dalla volontà di costruire una palestra presso il complesso Donnino.

  1. Il comune di Novara ha inviato al Settore Disciplina dei Servizi Idrici - Opere Acquedottistiche, Fognarie e di Depurazione ben tre note in data 15 dicembre 2005, 27 gennaio e 24 febbraio 2006 per perfezionare il procedimento regionale.



    Relazione geologica allegato A della delibera comunale

    Livello della seconda falda

    Isocrone 60 e 180 giorni

    Disegno delle isocrone 60 e 180 giorni

    Stratigrafia del pozzo 21

    Confronto tra la zona di rispetto 200 m e le nuove fasce

    Livelli delle falde

    Cambiamento di vincolo dell'area


  2. Il Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 52 del 29 / 12 / 2005 riporta l’inizio del procedimento di approvazione regionale:
    Regione Piemonte - Settore Disciplina dei Servizi Idrici - Opere Acquedottistiche, Fognarie e di Depurazione Ridefinizione dell’area di salvaguardia del pozzo 21 ubicato in Via Alzati, a servizio dell’acquedotto comunale di Novara. Art. 21 del Decreto Legislativo 11 maggio 1999 n. 152 e successive modificazioni.
    Comunicazione di avvio del procedimento (Legge 7 agosto 1990, n. 241, L.R. 25 luglio 1994, n. 27, artt. 12 e 13).
    Data di avvio: 17/11/2005 n. di protocollo dell’istanza: 9142 n. assegnato: 324.
    Ufficio e responsabile del procedimento: Direzione Pianificazione Delle Risorse Idriche, Via P.Amedeo, 17 10123 Torino - Ing. Salvatore De Giorgio.
    Ufficio competente all’adozione del provvedimento finale: Direzione Pianificazione Delle Risorse Idriche, Via P. Amedeo, 17 10123 Torino. ...
    Il Responsabile del procedimento Salvatore De Giorgio”.
  3. tale ufficio approva la determinazione n. 105 il 30 marzo 2006
    Ecco il testo della determinazione regionale.
  4. Nel giugno 2007, nel redigere le controdeduzioni all’istruttoria regionale, all’interno del fascicolo denominato “Norme di attuazione” di pp. 97, all’ultima pagina del testo, al punto 39.3, si legge: “ Relativamente al pozzo ubicato in via Alzati, è stata eseguita la ridefinizione delle fasce di rispetto ai sensi del D.L.vo 152/99 e successive modifiche e inserimenti, approvata con determinazione della Regione Piemonte n. 105 del 30 marzo 2006 e pertanto si rimanda a tale atto per la disciplina degli usi del suolo nelle relative aree di salvaguardi”.
    Permangono dubbi, al gruppo di cittadini che ha inviato una nota al Comune di Novara, sulla regolarità della trattativa utilizzata per assegnare l’acquisto dell’area nell’estate 2005, venduta ad una cifra quasi tripla rispetto alla valutazione dell’amministrazione.
    E dopo la vendita, per poter costruire a breve distanza dal pozzo, si è dovuto attivare la procedura di modifica delle fasce di salvaguardia da parte della giunta comunale dimostrando la scarsa importanza del medesimo mediante le opportune note descrittive della relazione geologica e geotecnica che viene allegata alla delibera n. 451 della giunta, e si indica quale causa di modifica la volontà di costruire la palestra annessa alla scuola, che in realtà si trova più lontana dal pozzo di quanto non lo sia il complesso in oggetto.

    La determinazione regionale è precedente alla licenza del Regolamento Regionale che mette in atto altri obblighi e divieti. Ecco il testo del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 Dicembre 2006, n. 15, Regolamento regionale recante "Disciplina delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano (legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61)." (Pubblicato nel suppl. al Bollettino ufficiale della Regione Piemonte n. 50 del 14 dicembre 2006)




    Tavola A05 Vincoli

    L'area di rispetto del pozzodi via Alzati

    Tavola P4_08 2004

    Tavola P4_08 2007

    Delibera n. 451/2005 della Giunta comunale

    Testo del 2007 in “Norme di attuazione” di pp. 97

    Fasce di rispetto della determina regionale

    Pianta del progetto

    Sezione edificio con le altezze

    Prospetto sud

    Prospetto est

    Prospetto ovest

    Il Consiglio del quartiere Nord, a nostro parere, dovrebbe esprimere parere contrario al progetto così come è stato presentato dal proponente, e chiedere quindi alcune modifiche anche sostanziali.

    Nel consiglio di martedì 15 luglio, come previsto, la maggioranza di centrodestra non ha accolto le mie osservazioni e, pur esprimendo un parere contrario al progetto Brambati, ha motivato il no affermando che tale complesso non è coerente con le abitazioni circostanti, è vicino ad una scuola e creerà problemi al sistema delle fognature e al traffico. Le mie osservazioni sono state classificate come un'arringa da tribunale o illazioni non adatte al parere del consiglio di quartiere. Sono stato quindi invitato a presentare le mie osservazioni come semplice cittadino e non come membro del Consiglio.




    osservazioni che i cittadini di Vignale hanno inviato agli uffici comunali

    La Stampa

    Osservazioni al progetto firmate dai consiglieri del centrosinistra

    articolo di Novaraoggi del 18 luglio

    articolo del Corriere di Novara del 28 luglio

    Nel frattempo giovedì 17 luglio esce l'articolo de La STAMPA che riporta le conclusioni del Consiglio di Quartiere con il titolo "No all'ecomostro", titolo che non credo sia adatto a descrivere un progetto edilizio certamente sproporzionato per la realtà abitativa del contesto, non conforme ai dettami delle normative ambientali della Regione Piemonte, ma a Novara ci sono ben altri "mostri" digeriti dalla pubblica opinione.
    Sempre nella mattinata di giovedì, con la mia firma accompagnata da quella di dieci consiglieri comunali, sono state presentate alla Segreteria Generale del Comune, per inoltrarle all'Ufficio di competenza, le Osservazioni al progetto illustrate durante il Consiglio di Quartiere ma rifiutate dalla maggioranza di centrodestra.
    Tali osservazioni saranno presentate in Consiglio comunale in una interrogazione rivolta al Sindaco.

    Lunedì 28 luglio esce l'articolo del Corriere di Novara che riporta la discussione in Consiglio di quartiere. Alcune osservazioni: non ho detto che non si può costruire la palestra ma che, per costruirla, si è dovuto modificare le zone di rispetto. Seconda osservazione: Mannino mi invita a rispettare il volere della maggioranza. Ci mancherebbe, anche volendo, la minoranza, di cui faccio parte, non ha i numeri per opporsi e, viste le presenze ...Da parte mia rispetto sempre il volere del Consiglio, conosco le regole democratiche e, sino ad oggi, le ho sempre rispettate.
    Mercoledì 30 luglio ricevo queste precisazioni del consigliere Mannino:
    "Mi permetto di segnalare alcune imprecisioni al resoconto dato in merito al Consiglio di Quartiere Nord del 15 luglio scorso nel Vostro articolo "Variante PEC ex Donnino".. La proposta motivata di parere negativo del consigliere Rossetti non è stata respinta dal Consiglio di Quartiere semplicemente perchè è stata ritirata dal suo proponente al momento della votazione.
    Il proponente, una volta ritirata la sua mozione, chiedeva di allegarla al parere motivato presentato dal consigliere Mannino a nome della maggiornaza di centro destra.
    Il consigliere Mannino rifiutava l'allegazione della mozione Rossetti poichè sarebbe stato un implicito accoglimento della stessa e delle sue inaccettabili motivazioni e invitava il consigliere, interessato a far conoscere al comune il suo parere, a spedire le sue motivazioni ai diretti interessati, come ha sempre fatto sino ad ora (il che è puntualmente successo con la presentzione del documento firmato da tutta la minoranza in comune) o a metterla ai voti. Il consigliere Rossetti, irritato, abbandanova i lavori dell'aula.
    La mozione presentata dal consigliere Mannino, più articolata rispetto alla irrisoria descrizione riportata nel vostro articolo, è stata votata all'unanimità dal Consiglio di Quartiere e non solo dalla maggiornanza. Questo è quanto accaduto il 15 luglio in quartiere.
    Cordiali saluti
    Vito Mannino"
    "Un ulteriore precisazione a quello da Voi riportato sul Vostro sito, in aggiunta a quanto già inviatovi ieri. Il consigliere Mannino non ha mai invitato e mai inviterà il consigliere Rossetti a rispettare il volere della maggioranza. Smentisco di aver mai detto questa frase, come lo stesso Rossetti smentisce di aver mai detto che non si può costruire la palestra. Il caro Rossetti sa bene come vengono scritti gli articoli di giornale, dato che molte volte anche le sue dichiarazioni vengono spesso travisate.
    Quanto alle motivazioni a corredo del parere negativo espresso dal consiglio di quartiere, e non solo dalla maggiornaza, basta chiederne copia al CdQ.
    Esse sono sostanzialmente identiche alle motivazioni espresse a corredo del parere negativo dato al progetto Aries srl a Veveri.
    Ovviamente non mi aspetto che tali mie mail vengano pubblicate sul Vostro sito.
    Cordiali saluti
    Vito Mannino"