Spoleto, Cascia, Norcia e Todi

Foto di Livio G. Rossetti e Anna Maria Bojeri

Agli inizi di aprile (2011), ho partecipato con Anna al viaggio in Umbria organizzato dall'Associazione "I viaggi di San Martino", meta Spoleto, Cascia, Norcia e Todi, con base a Cascia: tre giorni senza un attimo di sosta, su e giù per scalinate, strette viuzze di sapore medioevale, soleggiate da mattino a sera. Partenza all'alba e, dopo breve sosta per il pranzo, si giunge a Spoleto.



lago di Maassaci�ccoli




sosta pranzo

lago Trasimeno

Assisi

S. Maria degli Angeli


Spello





Spoleto

Cittadina di circa 40 mila abitanti in provincia di Perugia, Spoleto è ubicata all'estremità meridionale della Valle Umbra, vasta pianura alluvionale formata in epoca preistorica dal dall'impaludamento del lacus Umber, e dal suo prosciugamento nel Medioevo con delle opere di bonifica.La città si è sviluppata sul colle Sant'Elia, alle falde del Monteluco, e più in basso fino alle rive del torrente Tessino. La zona fu abitata dal VII secolo a.C. dagli Umbri; a loro si devono le antiche mura del V-IV secolo a.C., dette mura ciclopiche, costituite da enormi pietre calcaree in forma poligonale, che circondavano una cittadella ben fortificata, in posizione dominante sulla valle Umbra. Divenne colonia romana nel 241 a.C. Oggi alla sommità del colle sorge imponente la Rocca Albornoziana iniziata dal cardinale Egidio Albornoz nel 1359 come sede del governatore della città. La visita della città inizia dal Ponte delle Torri, lungo 230 m, acquedotto romano-longobardo unico nella sua altezza di 82 m, che lo rende il ponte antico in muratura più alto d'Europa.






Ponte delle Torri e la Rocca




San Pietro


la Rocca Albornoziana







Ponte delle Torri












le mura ciclopiche



piazza del Municipio















S. Eufemia


il Duomo













la Cattedrale è detta di Santa Maria Assunta




























piazza del Mercato


L'Arco di Druso







S. Agata

Il Teatro Romano

Cascia

A sera si arriva a Cascia, un piccolo centro di poco più di 3 mila abitanti, famoso però per Santa Rita, la santa delle cose impossibili, e per il suo santuario. Il borgo sorge su di un colle in corrispondenza di un'ansa del fiume Corno, affluente del fiume Nera. Cascia è posta nella zona più montuosa e sismica dell'Umbria. I Romani la chiamavano "Cursula". Centro di turismo religioso, Cascia è legata al nome di Santa Rita, nata nel 1381 nella vicina Roccaporena, Margherita Mancini dopo la morte del marito ucciso dai Casciani, decise di entrare nel Monastero delle Suore Agostiniane di Santa Maria Maddalena ove morì il 22 maggio 1447. Gia dalla sua morte dettero a Rita il titolo di "Santa degli Impossibili". Tra i suoi miracoli più conosciuti ci sono la germogliazione dello sterpo di vite secco innaffiato e curato quotidianamente per obbedienza, le rose fiorite fuori stagione e spina confitta nella fronte. Fu santificata da Leone XIII il 26 maggio 1900.















San Francesco












le scale mobili






il santuario














cappella di S. Rita






miracolo dell'eucarestia


Monastero di S. Rita













la prima bara di S. Rita


il roseto di S. Rita


Norcia

Piccolo comune di circa 5 mila abitanti, Norcia è collocata nel punto di raccordo della Valnerina e i Monti Sibillini, la zona montuosa di origine tettonica caratterizzata da vette che superano i 2000 metri di altezza, con pendii erbosi o ricoperti da faggete, e vasti altopiani carsici. La fondazione della città risale probabilmente al V secolo, per opera dei Sabini, e divenne romana all'inizio del III secolo a.C. Alla fine del V secolo, Norcia vede la nascita del suo cittadino più illustre, San Benedetto, fratello di Santa Scolastica, fondatore dell'ordine dei Benedettini. Dopo una vita da eremita, si trasferì a Subiaco e poi a Montecassino dove fondò un grande monastero e dove compose la sua Regola verso il 540. La Regola, nella quale si organizza nei minimi particolari la vita dei monaci all'interno di una corale celebrazione dell'uffizio, diede nuova sistemazione alla complessa precettistica monastica precedente. I due cardini della vita comunitaria sono il concetto di obbligo di risiedere per tutta la vita nello stesso monastero e la buona condotta morale, la pietà reciproca e l'obbedienza all'abate (il nome deriva dal siriaco abba, "padre") cardine di una famiglia ben ordinata che scandisce il tempo nelle varie occupazioni della giornata durante la quale la preghiera e il lavoro si alternano nel segno del motto ora et labora. Benedetto morì il 21 marzo 547.
Da Norcia deriva il nome di norcineria, cioè l'arte di macellare e trattare la carne suina, arte che si sviluppò nel medioevo con l'allevamento del maiale la cui carne, lavorata e rivenduta ai centri urbani vicini, divenne un importante mezzo di sostentamento e di scambio per i contadini della zona.







porta Romana

porta S. Lucia



festeggiamento, in ritardo, della bandiera


filmato









piazza S. Benedetto


statua e chiesa di S. Benedetto


















fortezza della Castellina





la Cattedrale



le specialità di Norcia



i fratelli "cinin"


S. Agostino





l'Edicola


l









porta del Colle




le mura medioevali

Todi

Terzo giorno e ultima meta: Todi. Si arriva mentre la valle è avvolta dalla nebbia. Todi è una cittadina di circa 20 mila abitanti ed è conosciuta come "la città più vivibile del mondo"; sorge in cima ad una collina, la cui sommità supera di poco i 400 metri, che si affaccia sulla media valle del Tevere. Fu città etrusca, fondata tra l'VIII ed il VII secolo a.C. dagli Umbri come città di confine e nel 340 a.C. divenne romana. Nel 1244 i vari borghi creati dalle classi artigianali vennero cinti da circa 4 km di mura, con tanto di porte e bastioni ancora integri. Oggi Todi ha una struttura ed edifici quasi identici alla Todi medievale.








la valle del Tevere immersa nella nebbia

le antiche mura


S. Martia della Consolazione










salire al colle senza fatica







il Duomo



un antico monastero









S. Fortunato

























Palazzo dei Priori

Palazzo d. Popolo (d) e Palazzo d. Capitano

Palazzo d. Priori (lato piazza)

l'aquila, simbolo della città







cattedrale della Santissima Annunziata







il Giudizio Universale



l





il dietro

il davanti









P.ta Marzia





I nicchioni







la valle del Tevere



il Tevere