Toledo

30 dicembre 2015

Foto di Livio G. Rossetti e Anna Bojeri

Toledo è una delle città spagnole più ricche di monumenti. Conosciuta come “la città delle tre culture”, perché qui convissero per secoli cristiani, arabi ed ebrei, Toledo conserva all'interno delle sue mura un patrimonio artistico e culturale composto da chiese, palazzi, fortezze, moschee e sinagoghe. Questa grande diversità di stili artistici trasforma il centro storico del capoluogo de Castiglia - La Mancia in un autentico museo all’aria aperta, una caratteristica grazie alla quale gli è stata conferita la condizione di Patrimonio dell’Umanità. Si arriva a mezzogiorno, perciò si sale in fretta nella città mediante il sistema di scale mobili del paseo del Recaredo che costituisce un complesso integrato di sei scale mobili che consentono di raggiungere Plaza Zocodover: si tratta della piazza centrale della vecchia Toledo. Per molti secoli (dalla seconda metà del Quattrocento al 1960) la piazza ha ospitato il mercato del martedì. In questa piazza avvenivano le esecuzioni pubbliche e si svolgevano le corride.
Il pranzo è consumato a breve distanza, nel caratteristico ristorante "Alfileritos 24", un ristorante gestito in modo molto informale, ma con efficienza, un luogo in cui si mangiano prodotti locali e si bevono vini della regione con menù a base di piatti tipici. Segue la passeggiata con la guida nel centro storico della città arroccata sulle rive del fiume Tago. Si arriva alla Plaza de la Catedral, dove si trova la famosa cattedrale con la Torre, vera e proopria attrazione della città, e dove si trova anche il Palazzo del Municipio.

La cattedrale primaziale di Santa Maria, edificata tra il 1226 e il 1493, epoca dei re cattolici, è tra i massimi esempi dello stile gotico in Spagna. La primitiva chiesa visigota di Santa María de Alfizén, dopo la conquista mora divenne la sede della grande moschea mussulmana e, dopo la riconquista, la sala di preghiera della moschea diventa la struttura a cinque navate dell'attuale cattedrale e il minareto diviene la torre campanaria. La Capilla Mayor è un'area ricca di opere d'arte, a cui si accede tramite un'imponente cancellata. Il retablo dell'altare maggiore (foto 117 e seguenti), in stile tardo gotico, contiene scene del Nuovo Testamento, con sculture policrome a grandezza naturale, ed è elaborata con legno dorato a fuoco; venne realizzato tra il 1497 e il 1504. Dietro il retablo si trova El transparente. Il Trasparente è l’opera più famosa dell’architetto spagnolo Narciso Tomé. Realizzata tra il 1729 e il 1732, si può considerare una delle opere più spettacolari del tardo barocco spagnolo. È un complesso scultoreo in marmo e alabastro situato nel deambulatorio della cattedrale di Toledo, proprio alle spalle dell’altare maggiore (foto 144). Le vetrate policrome risalgono ai secoli XIV, XV e XVI. L’impressionante coro (foto 131 e seguenti) è considerato il più grandioso della cristianità. Gli stalli del coro basso si costruirono a partire dal XV secolo e vi si rappresentano scene della resa di piazze e fortezze fino alla conquista di Granada. La parte alta è composta da 72 posti e fu eseguita nel XVI secolo.

Difficile dire con esattezza quale siano le origini di questa città: i primi scritti che riportano la sua esistenza sono legati a Tito Livio che parla di una città chiamata Toletum, un piccolo centro con un'ottima posizione geografica, circondato per due terzi sul fiume Tago, sul quale i romani realizzarono un ponte (che fu in seguito ampliato e restaurato dagli arabi) e il cui nome pare essere legato al console romano Tolemon. Nel corso degli anni Toledo ha assoluto importanti ruoli, è stata capitale del regno dei Visigoti fino a quando nel 1085 fu conquistata dal re Alfonso VI di Castiglia: da qui incominciò il momento di massimo splendore della città tanto da diventare capitale dell'impero spagnolo durante il periodo di Carlo V. Fu poi Filippo II, suo erede, a conferire questa onorificenza a Madrid, segnando un lento declino di Toledo e in generale della Spagna.
























































































































































Al termine della visita, attraverso il quartiere ebraico, siamo giunti al ponte di San Martin dal quale in pullman con un breve viaggio abbiamo raggiunto Madrid.