Ricostruzione della "vicenda Terna" a Veveri e documentazione
Un elettrodotto tra le case

Terna dopo aver raggiunto la rotonda presso la ISER,

prosegue sull'alzaia del canale Quintino Sella: due gruppi di lavoro si dividono i compiti.

Il primo gruppo della società S.I.E.P. S.r.l. di Medolago (BG) ha il compito di passare al di là del canale con una perforazione orizzontale alla profondità di oltre 4,50 metri, il secondo gruppo, di una ditta laziale, predispone lo scavo lungo Corso della Vittoria, la vecchia rampa d'accesso all'autostrada, lambendo le case terminali di Veveri, per poi inoltrarsi nei campi.
Forse ricorderete che tra la fine di agosto e settembre 2007 ci siamo agitati un po' per la vicenda di TERNA e del progetto di interrare la linea elettrica di alta tensione da 132.000 volt lungo le vie interne a Veveri. Dopo la mobilitazione e la petizione popolare abbiamo ottenuto il cambiamento di tracciato. Secondo varie indiscrezioni sappiamo che lo scavo, dopo aver percorso l'alzaia del canale Quintino Sella, dalla rotonda sul canale verso il centro commerciale, prima del ponte davanti al centro, passerà sotto il canale (i lavori sono iniziati il 12 giugno), segue il Corso della Vittoria, attraversa la via Verbano con direzione il vecchio casello autostradale e, all'altezza della Infil, i cavi verranno interrati nei campi, perpendicolarmente all'attuale tracciato della linea aerea, mapiù ad ovest, sino al pilone presso la Mora che verrà spostato di pochi metri.
Nella lettera del 2 novembre 2007 in risposta alla petizione, l'assessore Pepe scriveva "Resta inteso che, acquisiti tutti gli elementi necessari ad inquadrare compiutamente l'intervento in oggetto, si darà adeguato riscontro ai cittadini di Veveri".
28 gennaio: Sono stati finalmente raggiunti tutti i permessi di passaggio dei cavi interrati lungo l'attuale percorso della linea. Nella prossima settimana l'assessore Pepe andrà al Ministero con il progetto definitivo di modifica del tracciato per l'autorizzazione finale. Attendiamo ancora che ne dia l'annuncio ufficiale in assemblea pubblica, molte volte promessa ma non ancora realizzata.

Giovedì 27 marzo la S.I.E.P. ha iniziato i lavori lungo l'alzaia del canale.








Intanto si innalza il nuovo traliccio presso la Mora



Su La Stampa di sabato 24 maggio 2008 e sul Corriere di Novara del 26/5/08 l'assessore Pepe annuncia, finalmente, la firma a Roma, presso il Ministero delle Attività Produttive, del decreto con la variante del percorso dei cavi della Terna. Attendiamo ora, seguendo le indicazioni del Regolamento delle circoscrizioni, l'annuncio ufficiale che dovrebbe avvenire durante una Assemblea pubblica di quartiere, come chiedevamo anche nella petizione.

La Stampa

Corriere di Novara

Lettera di Dario Lovati del 5-06-08: chiede informazioni certe che potrebbero essere date durante la richiesta assemblea pubblica

I lavori riprendono tra il 10 e l'11 giugno con la costruzione di un sifone in acciaio per oltrepassare il canale

Foto del 12 giugno

Il gruppo di lavoro della S.I.E.P. S.r.l. di Medolago (BG) è specializzato nell'eseguire attraversamenti sotterranei orizzontali, con perforatori a massa battente e navigator, mediante la posa in opera di tubi in acciaio. La società nasce nel 1997 come società di servizi per l’escavazione e la perforazione orizzontale del sottosuolo.

Verranno calati uno dopo l'altro dei grossi tubi di ferro che verranno spinti sotto il canale da un potente "martello pneumatico"

Un'idrovora nello stesso tempo aspira l'acqua di risorgenza che riempie lo scavo

In poche ore lo scavo si riempie d'acqua (il lavoro andava fatto con il canale in asciutta)

La mappa mostra il percorso già scavato e il punto di attraversamento del canale. Tratteggiato il percorso successivo.

13 giugno: inizio perforazione

Idrovora in azione

Idrovora ferma e scavo invaso dalle acque di falda

Prealpina del 15 giugno

Foto del 17 giugno: le infiltrazioni d'acqua hanno letteralmente liquefatto l'argilla che è franata

Le ruspe tentano di liberare lo scavo dal fango

L'acqua vanifica ogni giorno il lavoro precedente

21 giugno: l'acqua che continua a riempire lo scavo crea problemi grossi al sottopasso del canale

27 giugno: la ditta che tentava di sottopassare il Quintino Sella al momento ha desistito dall'impegno. La continua presenza di acqua di risorgenza ha vanificato ogni sforzo

Lunedì 30 giugno: fermo lo scavo nell'area SATAP, riprende quello per sottopassare il canale

Dopo più di una settimana di ferma, lo scavo per sottopassare il canale riprende con un nuovo sistema di riparo delle pareti


Martedì 1 luglio: prosegue la messa in opera della difesa con lunghe travi di ferro conficcate nel terreno mediande il sistema delle vibrazioni

Due soli operai completano l'operazione




2 luglio: terminato il lavoro di consolidamento dello scavo

La zona di trivellazione orizzontale è stata parzialmente prosciugata

7 luglio: dopo vani tentativi ora il pozzetto è libero dall'acqua

Il tubo di perforazione è ancora pieno di fango

9 luglio: una mattinata di duro lavoro per posizionare un nuovo tubo di perforazione


Per tenere asciutto il pozzetto di lavoro, l'idrovora funziona giorno e notte

11 luglio: dopo aver saldato il nuovo tubo di 6 metri a quello già inserito nel terreno

viene collegato il perforatore a massa battente

e con rumore assordante "Il martello" inizia a spingere il tubo sotto il canale

e lentamente il tubo avanza ma nella mattinata di sabato 12 luglio incontra un ostacolo imprevisto ed è costretto a fermarsi.


Nello stesso tempo, con una macchina speciale, si perfora il sottosuolo della Mora posando il tubo di attraversamento.

Al di là della Roggia Mora si vede il punto di uscita del cavo e il percorso tra i campi sino alla sede autostradale

14 luglio: lavori fermi, si prova a liberare la tubazione dal fango


15 luglio: si decide di trivellare per rimuovere l'ostacolo rappresentato dal materiale ghiaioso molto compatto

si taglia il tubo

viene imbragata la base della trivella

con fatica due operai guidano la discesa, il terzo all'escavatore: una squadra affiatata che da giorni svolge un lavoro continuo e massacrante tra mille difficoltà

uno di Bergamo, un Siciliano e uno del Marocco,

sotto lo sguardo del capo cantiere la base è scesa ...

ma il peso della base fa inclinare paurosamente l'escavatore: altro duro lavoro a fine giornata per recuperarlo

17 luglio: dopo aver realizzato una base in cemento si inizia a trivellare


viene estratto il materiale accumulato nel tubo

argilla, sabbia, ghiaia escono liberando il condotto

18 luglio: lavoro preparatorio per aggiungere un altro tubo di 3 metri


l'escavatore solleva il nuovo tubo


lentamente si allineano i tubi per la saldatura

congiungendo le trivelle

sabato 19 luglio: si elimina il materiale scavato

e si riprende a scavare e a spingere contemporaneamente il tubo

a fine giornata la tubazione entra per circa tre metri


a fine corsa si allontana la trivella per asportare la ghiaia e i sassi dalla tubazione

21 luglio: altri 3 metri, poi si salda un altro pezzo, pronto per il giorno successivo


22 luglio: con altri 3 metri la perforazione ha raggiunto i 30 metri su un totale di 42 m.

viene saldato un altro pezzo da 3 metri

e si prepara il successivo

25 luglio: altri 3 metri da saldare

si allineano i tubi

con semplici gesti della mano viene guidata la discesa del tubo

ultimo segnale: stop, va bene così

26 luglio: altra giornata di fatica per i nostri tre lavoratori che da giorni perforano il fondo del canale

sotto lo sguardo vigile del responsabile di cantiere

lentamente si sfila la trivella che si trascina dietro anche la ghiaia scavata

e dopo i primi tre metri di trivella si sfilano altri tre

28 luglio: il lavoro di recupero della trivella crea qualche problema

gli uomini si consultano sul da farsi

con fatica si agganciano uno dopo l'altro i pezzi

e lentamente si sfilano

acqua, moscerini e caldo, dopo ore di lavoro, divengono insopportabili

a fine giornata sono estratti quasi tutti i pezzi, ma l'ultimo è dentro, incastrato ...

29 luglio: impossibile da raggiungere l'ultima tribella, si decide di recuperarla alla fine dello scavo

escavatore al lavoro

ma, terminato lo scavo, in brevissimo tempo anche questo si riempie d'acqua, vanificando il tentativo. Si riporta la terra appena asportata e si richiude lo scavo in attesa di tempi migliori.

31 luglio: dopo oltre un mese e mezzo di lavoro e di vari tentativi, la ditta SIEP si ferma aspettando l'asciutta del canale a fine agosto. Contro l'acqua del Quintino e delle risorgenze non ci sono rimedi

Tutto il materiale e l'escavatore vengono caricati in attesa di tornare per completare il sifone sotto il canale.

29 settembre: riprendono i lavori tra il canale e C.so della Vittoria.

Prosciugato il canale si spera di recuperare l'ultima parte della trivella rimasta incastrata nella tubazione.



8 ottobre: dopo una settimana di lavoro viene raggiunta la tubazione


11 ottobre: ultimi preparativi per depositare i cavi


13 ottobre: la S.I.E.P. di Medolago ha finalmente terminato il lavoro

Recuperato malconcio l'ultimo tratto della trivella, vengono depositate nella tubazione le guaine entro le quali passeranno i cavi elettrici