FASI DELLA TOSSICOMANIA

L'uso di droghe voluttuarie è un fenomeno normale del comportamento umano, diffuso in ogni società. Nella progressione verso lo stato di tossicomania si possono distinguere diverse fasi.

L'avvicinamento iniziale alla droga o "fase di induzione", che determina il primo contatto con la droga stessa è di solito caratterizzato dalla disponibilità della droga, dalla curiosità e dallo spirito di emulazione. Quasi sempre la prima esperienza con la droga non è piacevole, suscita anzi spesso ansia e malessere.

Presto, tuttavia, si passa alla fase in cui l'individuo ottiene sensazioni piacevoli ed effetti gratificanti. Dopo un certo intervallo di tempo dall'ultima somministrazione della droga, l'individuo accusa una sensazione di malessere e di inquietudine, secondo alcuni legata alla diminuzione dei livelli ematici e cerebrali del farmaco.

Il soggetto sa che tale malessere va combattuto con un ulteriore somministrazione di droga che produce in lui benessere ed euforia. Con il progredire della tolleranza e dello stato di dipendenza fisica, l'intervallo di tempo che separa la somministrazione della droga della comparsa dei sintomi di privazione, diventa sempre più debole, si può parlare di tossicomania.

La tossicomania, infatti, è la condizione determinata dal ripetuto impiego di certe sostenze psicoattive ed è caratterizzata da tre elementi:

ASSUEFAZIONE AL FARMACO;

TOLLERANZA AI SUOI EFFETTI;

TENDENZA ALL'INTOSSICAZIONE CRONICA.

ASSUEFAZIONE.

Si manifesta con il desiderio di un certo farmaco, dal cui impiego si ricercano effetti psichici piacevoli. Con la brusca sospensione del farmaco, si viene a creare il cosiddetto quadro clinico della "SINDROME DELL'ASTINENZA" e l'instaurarsi della DIPENDENZA.

TOLLERANZA.

Può essere definita una forma di adattamento cellulare a un ambiente chimico estraneo. A causa della tolleranza, l'attività del farmaco psicoattivo diminuisce graduatamente.

TENDENZA ALL'INTOSSICAZIONE CRONICA.

A questi due aspetti possono essere attribuite le conseguenze nefaste delle tossicomanie. Il desiderio di evitare la sofferenza della sindrome di privazione costituisce un potente meccanismo di rinforzo dei fattori psichici che in origine hanno spinto il soggetto all'uso di droghe voluttuarie, d'altra parte, la tolleranza obbliga ad usare dosi sempre più elevate e rende perciò sempre più difficile, costoso e pericoloso evitare la sindrome di astinenza.

L'assumere queste sostanze regolarmente fa si che l'organismo non abbia il tempo di eliminare le sostanze tossiche ad esse associate, e si instaura lentamente un'intossicazione cronica con grave danno degli organi (es. fegato e cervello)

Vediamo ora la classificazione degli stupefacenti secondo gli effetti.