Siracusa, Ortigia, Noto, Villa del Casale, Ragusa Ibla

Foto di Livio G. Rossetti e Anna Bojeri

La visita alla Sicilia sud-orientale si è svolta tra il 30 dicembre 2011 e il 2 gennaio 2012. La meta principale è stata la città di Siracusa ma altre visite hanno interessato la città barocca di Noto, Ragusa-Ibla, i mosaici della Villa del Casale presso Piazza Armerina e Caltagirone. Partendo da Malpensa siamo arrivati a Catania, sorvolando durante la fase di atterraggio l'Etna. Siracusa è un comune di circa 124.000 abitanti. Posta sulla costa sud-orientale dell'isola, è la quarta città della Sicilia per numero di abitanti; in passato fu una fra le metropoli più grandi del mondo antico, nonchè la più grande città greca.
Il nome Siracusa deriva da Syraka (abbondanza d'acqua) per la presenza di molti corsi d'acqua e di una zona paludosa. Sia in greco che in latino è al plurale, Syracusae, perchè la città fondata da Archia, un nobile di Corinto nel 734 a.C., divenne in pochi anni la Pentapoli in quanto al nucleo originale, costituito sull'isola di Ortigia si aggiunsero man mano altri quattro nuclei: Acradina, Tiche, Neèpoli ed Epipoli. La città si sviluppa in parte sull'isola di Ortigia e in parte sulla terraferma. La conformazione della costa determina l'ampia insenatura del Porto Grande.

La fama di Siracusa è legata alla sua storia greca, quando la polis comandava sui mari insidiando la potenza di cartaginesi e romani fino a diventare il primo grande impero d'occidente. Di quell'epoca restano molte testimonianze, come la famosa Fonte Aretusa, una fonte d'acqua dolce nel cuore di Ortigia. Sotto il tiranno Dionisio I il grande, la città ebbe un'espansione eccezionale in Adriatico, dove sorsero varie colonie siracusane, tra cui Ancona, Adria, Issa. Nell'area archeologica della Neapolis, l'antico cuore della città, si trovano il Teatro greco, dotato di un'eccellente acustica era sede di rappresentazioni oratorie e teatrali, animando la vita politica e culturale della città. Anche l'Orecchio di Dionisio, cavità artificiale ricavata dall'estrazione della pietra, è spesso sede di spettacoli estivi di grande suggestione. A pochi passi si trova anche l'Ara di Ierone un altare monumentale voluto da Gerone II.

Siracusa possiede alcuni templi parzialmente intatti, di cui il più famoso è il Tempio di Apollo, il più antico della Sicilia e collocato in Ortigia; mentre il Tempio di Zeus risulta essere il secondo tempio più antico della cittè. La stessa Cattedrale non è altro che lo splendido Athànaion, fatto erigere da Gelone dopo la vittoria di Himera, dalla cella del tempio greco è stata ricavata la navata centrale, mentre il perimetro delle navate laterali è segnato dalle possenti colonne doriche dell'antica peristasi. L'epoca romana ridimensionò la città, quanto a splendore e importanza. Tuttavia restano diverse opere di notevole importanza come, l'Anfiteatro romano, tra i più grandi d'Italia.


filmato: volo e zona archeologica

isola di Ortigia








mercato










tra le strade di Ortigia


















Duomo











S. Lucia


Municipio

Fonte Aretusa



















interno Duomo
















filmato: il barocco di Noto

filmato: Ragusa-Ibla

filmato: Villa del Casale

filmato: da Priolo a Caltagirone

Noto è una delle città più belle della Sicilia ed offre un panorama architettonico unico al mondo, per l'unità e l'armonia di uno stile barocco enfatizzato dal colore rosato della pietra usata per costruire la città. Noto ha origini molto antiche che risalgono alla preistoria. Prima dell'evento sismico dell'11 gennaio 1693, la città sorgeva sull'altopiano dell'Alveria, dove, nel corso dei secoli, si sono susseguite diverse civiltà: sicula, greca, bizantina, araba, normanna, sveva, aragonese e spagnola.

Ragusa è una città di circa 74.000 abitanti e la più agiata del mezzogiorno d'Italia; è chiamata la "città dei ponti" per la presenza di tre strutture molto pittoresche, ma è stata definita anche "l'isola nell'isola" grazie alla sua storia e ad un contesto socio-economico molto diverso dal resto dell'isola. Nel 1693 un devastante terremoto causò la distruzione quasi totale dell'intera città. La ricostruzione, avvenuta nel XVIII secolo, la divise in due grandi quartieri: da una parte Ragusa superiore, situata sull'altopiano, dall'altra Ragusa Ibla, sorta dalle rovine dell'antica città e ricostruita secondo l'antico impianto medioevale. Ragusa è uno luoghi più importanti per la presenza di testimonianze di arte barocca.

Zona di grande interesse archeologico, Piazza Armerina è da diverso tempo sede di numerosi scavi. Uno dei ritrovamenti più importanti fino ad oggi effettuati è quello della famosa Villa del Casale del IV secolo dopo Cristo. Essa rappresenta oggi una straordinaria testimonianza della vita in epoca romana grazie ai suoi pavimenti mosaicati, famosi in tutto il mondo. La Villa presenta quattro raggruppamenti principali identificabili in: ingresso principale e quartiere termale; peristilio con soggiorno e foresteria; ambienti privati e basilica; triclinio e cortile ellittico. Essi risultano sistemati a terrazza per adeguarsi alle caratteristiche del terreno su cui si ergono.