Seduta del Consiglio del Quartiere Nord del 1 aprile 2008

Il Consiglio di Quartiere, riunito alle ore 21, dopo la lettura ed approvazione dei verbali delle sedute precedenti, ha visto accendersi un dibattito su di una mozione presentata dalla Lega dal titolo "Sensibilizzazione alla tutela dei simboli della nostra identità culturale".
Di che cosa si trattava? Di una trovata strumentale, come tante altre, della segreteria cittadina del movimento citato: dal centro è partito il testo della mozione inviato a tutti i quartieri (la fotocopia, protocollata il 28 novembre 2007, lasciava lo spazio per inserire il nome del quartiere sia nella parte iniziale, sia nel dispositivo, vedi zone in giallo) e, in barba all'autonomia degli stessi, anche il gruppo leghista del quartiere nord, bel ultimo, lo ha presentato per la seconda volta in consiglio (il precedente tentativo è stato vanificato dalla minoranza che aveva abbandonato la seduta in assenza del numero legale della maggioranza).
Solo recentemente, e dopo la segnalazione del consigliere Ceolin, i gruppi della minoranza hanno apposto la loro firma, ma si sono dimenticati di scrivere il nome del quartiere: era così sentito il problema che hanno protocollato il documento in bianco come dimostra la fotocopia allegata, nonostante le labili difese della presidente che ha affermato che la loro copia era firmata: allora la segreteria ha protocollato due versioni, una senza firme e nome del quartiere e un'altra firmata?
Seconda osservazione: nel titolo si parla di simboli e poi nel testo si cita solo il crocifisso, che pure sacro per noi cristiani, è comunque sempre un "simbolo" (in realtà è molto di più) al singolare.
La cosa più singolare è il dispositivo: la Lega, presentatrice della mozione, impegna la presidente del quartiere nord, esponente della Lega, e la commissione competente (non è dato capire quale commissione) ad "apporre" il crocifisso nei locali pubblici di competenza del quartiere. Orbene dall'autunno del 2006 la presidenza del quartiere è stata assegnata, dalle segreterie cittadine della maggioranza di centro destra, alla Lega: essendo il problema di appendere il crocifisso nella sede del quartiere e nelle due sedi staccate di Vignale e Veveri una questione di primaria importanza, è almeno stupefacente che la presidenza non abbia avvertito questo problema prima che la segreteria cittadina dello stesso movimento non abbia sollecitato i 13 quartieri a ricordarselo!
Singolare poi il richiamo alle "Autorità scolastiche del Quartiere" perchè assicurino l'esposizione del crocifisso nelle aule e valorizzino adeguatamente le festività religiose cristiane (non mi risulta che in Italia siano festeggiate festività religiose di altre religioni!) al fine di educare i giovani alla conoscenza e al rispetto delle nostre radici culturali, religiose e civili". Forse non sanno che le Istituzioni scolastiche hanno vistoriconoscere la piena autonomia educativa e gestionale e che le decisioni vengono prese dagli Organi Collegiali interni e dai Dirigenti scolastici.
Sarcastico è poi il richiamo alle radici civili del nostro Paese dopo aver bocciato lo scorso anno una nostra mozione che impegnava presidente e consiglieri ad una partecipazione attiva con omaggio floreale in ricordo dei caduti per la liberazione, a Veveri, Isarno e Vignale, bocciatura giustificata con la motivazione che i morti sono tutti uguali e che quindi il 25 aprile si dovevano ricordare insieme sia i morti per la libertà, sia i morti delle formazioni fasciste!
Che dire poi della difesa del crocifisso quale simbolo della nostra identità culturale da parte di un movimento che dalla sua nascita contraddice quotidianamente con parole e atti il comandamento annunciato da Cristo "Il primo (comandamento) è: Il Signore Dio nostro è l'unico Signore e tu amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore ... Il secondo è questo: Tu amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c'è altro comandamento più grande di questi" (Marco 12,31). E per sapere chi è il prossimo, suggerirei di rileggere la parabola del buon Samaritano in Luca 10,25. Strumentalizzare i simboli cristiani a fini politici e calpestare contemporaneamente i valori cristiani a noi appare ignobile.
Il consiglio ha poi discusso e votato le relazioni delle commissioni Cultura/scuola (richieste di contributi dalle scuole del quartiere per complessivi 1.350 €) e LLPP/Viabilità/Urbanistica su numerosi problemi (piste ciclabili, rivalutazione parco S. Caterina, contributo alla parrocchia di Veveri per la messa in sicurezza del piazzale antistante la chiesa, richiesta di parere in merito alla Variante al Piano esecutivo Convenzionato presentata dalla soc. ARIES a Veveri). La discussione si è accesa su questo ultimo punto. Si è deciso di organizzare un altro incontro con il responsabile del Servizio pianificazione programmazione urbanistica e quello della società proponente la variante. Per tale problema è stato convocato un Consiglio di quartiere per martedì 8 aprile.
Ultimo problema posto dalla presidente è la richiesta di una società con sede in via Udine di poter utilizzare, con una convenzione per la gestione del campo di calcio del parco di via S. Caterina, l'area, recintandola. Pensiamo di rispondere negativamente a tale richiesta essendo in atto un progetto di riqualificazione della medesima area già approvato dal Consiglio su proposta del coordinatore della commissione Gianni Tacchini.