GIOCHI EDUCATIVI E SPAZI VERDI
NELLA SCUOLA ELEMENTARE

Giochi ideati e descritti dalla Prof.ssa Paracchini A. Maria, visualizzati e impaginati da Livio G. Rossetti

L'attività motoria, se adeguatamente organizzata, può rappresentare un primo incontro con il mondo della natura per gli alunni della scuola elementare. Il giardino è uno spazio conosciuto dal bambino, l'impostare una osservazione in forma giocosa dell'ambiente in cui si opera è un passo importante per abituarlo, già dai primi anni, a distinguere erbe, fiori, piante, insetti. L'abitudine al rispetto dell'ambiente in cui si gioca, il mantenerlo pulito, non strappare i fiori ecc., possono essere semplici regole che, impostate già dai primi anni della scuola, possono creare una consuetudine ad abitudini future corrette.

Il contatto con la natura in percorsi naturali, terreni erbosi o boschivi, permette agli alunni di scoprire le potenzialità in campo sportivo, apprezzare, inoltre, quanto l'attività all'aria aperta permetta una valida ossigenazione, garanzia di una respirazione corretta ed idonea a chi effettua qualsiasi tipo di attività. La permanenza in ambiente naturale sollecita l'osservazione dei fenomeni tipici della primavera, quali la fioritura di determinate piante e fiori, nonchè il ritorno delle foglie sugli alberi ed il risveglio degli animali permettendo anche riflessioni sia nel campo delle scienze naturali, sia in quello dell'educazione ambientale.

Il riscoprire la natura e il rispettarla durante l'attività fisica, può essere un primo percorso educativo, non solo di conoscenza, ma anche di nuova mentalità nel porsi, nell'essere protagonisti, nel garantire un ambiente pulito, sicuro, in quanto privo di rifiuti. I rifiuti, che sono frutto di scampagnate o espressione di comportamenti irrispettosi, sono i veri protagonisti del degrado ambientale che si evidenzia con la deturpazione del paesaggio a danno della vivibilità dello stesso. La mancanza della seppur minima informazione sui danni che possono provocare all'ambiente e in ultima analisi all'uomo stesso, è sicuramente un rischio che la scuola, attraverso i propri interventi deve cancellare.

L'acqua che si beve, deriva dalle falde acquifere, l'aria che si respira viene ossigenata grazie alle piante ecc. sono un patrimonio da salvaguardare! L'attività sportiva all'aria aperta può essere per i ragazzi un percorso motivante ed un centro di interesse, per far filtrare dei messaggi che possano far crescere dei comportamenti duraturi garanzia di una vivibilità in un ambiente a misura d'uomo.

IL MILLEPIEDI
Obiettivi sono la collaborazione e la strutturazione dello spazio.

I bambini sono divisi in squadre di circa 5 componenti legati a mano.

La maestra predispone un percorso in cui bisogna, ad esempio, passare a slalom fra gli alberi, camminare su un rialzo, superare un piccolo ostacolo.

Al via, le squadre devono, senza lasciare mai il legamento, effettuare il percorso nel minor tempo possibile.

Chi lascia il legame costringe la propria squadra a ripartire dall'inizio.

IL GUARDIANO DEL BOSCO INCANTATO

Principali obiettivi sono la socializzazione, la coordinazione spazio/tempo e l'anticipazione motoria.

Un bambino è posto a custode di un albero del giardino in cui è nascosto un tesoro, gli altri bambini corrono liberamente nel giardino cercando di toccare l'albero incantato senza essere toccati dal guardiano.

Chi riesce a toccare l'albero, prima che il guardiano lo prenda, si aggiudica un punto del tesoro e prende il posto del guardiano.

Vince chi totalizza più punti.

I LEPROTTI SVELTI

Principali obiettivi sono la socializzazione, l'organizzazione spaziale, l'orientamento e l'anticipazione motoria.

I bambini sono divisi in gruppetti di 4, tre si tengono per mano e formano la tana, il quarto è il leprotto posizionato dentro la terziglia formata dai compagni (tana).

Un bambino fra tutti è il leprotto senza tana.

Al via dell'insegnante, tutti i bambini devono correre liberamente per il giardino; quando la maestra fischia, velocemente tutti devono ricomporre le tane e i leprotti trovare posto all'interno delle tane.

Occorrerà controllare che non sia sempre escluso lo stesso bambino; in questo caso si cambia la regola e, dopo due volte di gioco, il bambino rimasto fuori prende il posto di un leprotto.

IL NOME MISTERIOSO

Principali obiettivi sono la socializzazione, l'anticipazione motoria, l'organizzazione e l'orientamento.

Corsa libera nel giardino; quando la maestra dice un numero, occorre formare dei gruppetti con il numero indicato dalla maestra.

Contemporaneamente dirà anche un nome, alla rovescia, di un fiore o di una pianta (esempio: "asor" = rosa). Chi indovinerà per primo il nome, avrà un punto.

LA FUNE MAGICA

Principali obiettivi sono l'organizzazione spaziale e l'irrobustimento.

La classe viene divisa in due gruppi con una fune. Al suolo viene tracciata una linea.

Al via entrambe le squadre iniziano a tirare. Vince la squadra che fa superare a tutta la squadra avversaria la linea al suolo.

Variante: l'ultimo compagno è legato con la schiena rivolta ai compagni e deve scrivere un nome prestabilito su un foglio di carta appeso al muro; bisogna cercare di far completare al proprio compagno la scrittua prestabilta.

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