Portogallo centro settentrionale

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Foto di Livio G. Rossetti

Porto

28-29 aprile 2019. Nel tardo pomeriggio, partiti da Aveiro, giungiamo a Porto. Prendiamo possesso della camera, ci rinfreschiamo e usciamo per raggiungere il fiume Douro per la minicrociera sul fiume e partecipare alla cena a base di pesce in un tipico locale presso la riva. Al termine rientriamo in hotel.
La mattina del 29 è dedicata alla visita della città. A parte la visita alla chiesa di San Francesco, il resto è stato deludente.

Porto è la terza città più popolosa del Paese, si trova sulla riva destra del fiume Duero, poco lontano dall'Oceano Atlantico, e la sua area metropolitana comprende Vila Nova de Gaia posta sulla riva sinistra e collegata dai numerosi ponti sul fiume. I riferimenti storici alla città risalgono al V secolo e all'epoca romana. Nel periodo precedente alla fondazione del Portogallo, era chiamata Portus Cale (Porto di Cale). Il territorio circostante venne quindi detto Condado Portucalense. Questa nazione divenne in seguito il regno indipendente chiamato Portogallo, che si espanse fino ai suoi attuali confini meridionali e in seguito riconquistò il territorio perso ai mori invasori, durante il regno del Re Dom Afonso Henriques, o Conquistador.

Porto è uno dei distretti più industrializzati del Portogallo ed è talora chiamata "La capitale del nord" poiché funge da centro della maggiormente industrializzata regione settentrionale del Paese. Da essa derivano il nome dello stesso Portogallo e del famoso vino (Vinho do Porto); quest'ultimo infatti, prodotto con uve della valle del Douro, fu identificato con la città a partire dalla seconda metà del XVII secolo perché gran parte della produzione veniva esportata per via marittima dal suo porto.

S. Francisco

Mattinata del 29 aprile. La Chiesa di San Francesco è a 3 navate con transetto, un complesso absidale tripartito e coro alto e 3 cappelle. I Francescani, grazie al patrocinio di Re Ferdinando I, diedero forma e vita ad una chiesa ampia e spaziosa dopo un incendio che distrusse il vecchio chiostro e parte della chiesa. Le origini della chiesa sono romaniche ma, successivamente, fu trasformata in stile gotico, assumendo più tardi una decorazione barocca.
La facciata occidentale della chiesa è in stile barocco mentre quello meridionale è gotico. Su di essa spicca l'enorme rosone gotico a 12 raggi sotto cui, in una nicchia, è raffigurata l’immagine di San Francesco, poiché l'edificio fu eretto nel luogo in cui sorgeva un antico convento francescano.
L'interno presenta navate con le pareti coperte di retablos e statue lignee dorate, decorazione nella quale si utilizzarono più di 300 chili di polvere d'oro. Nella navata laterale sinistra si trova uno dei maggiori elementi d'attrazione della chiesa, l'Albero di Jesse, una scultura di legno policromo realizzata fra il 1718 e il 1721, considerata una delle migliori del mondo per questa tematica. La cappella di San Giovanni Battista edificata nel XV secolo in stile manuelino è la principale cappella della chiesa di San Francesco ed ospita un’ancora che rappresenta il Battesimo di Cristo sul fiume Giordano.

Il palazzo della borsa non meritava la visita, siamo andati sulla riva del fiume dove sono le cantine di tutte le case produttrici del vino "Porto" e non ne abbiamo visitata nessuna, e durante la passeggiata sul ponte in ferro a due livelli, il Dom Luís I, siamo passati a cento metri dalla cattedrale e la guida non ne ha parlato e naturalmente non siamo entrati (le foto degli interni sono prese da vari siti internet), in compenso abbiamo visitato per 5 minuti la sala di ingresso di una vicina stazione ferroviaria.

Dopo il pranzo tipico, siamo andati a visitare un maniero in gran parte fasullo, ricostruito sotto la dittatura di Salazar con inverosimili lampadari e vasi cinesi.

Guimarães

È di origine celtica e fu chiamata Wimara. Nel X secolo il re Ramiro II del Leon diede un convento alla contessa Mumadona Dias attorno al quale si consolidò l'insediamento che divenne la capitale della contea di Portucale data nel 1095 da Alfonso VI re di Castiglia e León al genero Enrico di Borgogna che vi fissò la sua residenza. Alla sua morte il figlio Alfonso Henriques si ribellò alla reggenza della madre e si mise a capo di cavalieri che combatterono gli spagnoli del regno per l'indipendenza che ottenne nel 1128 con la vittoria nella battaglia di São Mamede a pochi chilometri dal castello di Guimarães. Alfonso Henriques si diede allora a combattere gli Arabi che ancora occupavano il sud e li vinse definitivamente nel 1139 nella battaglia di Orique. Si fece proclamare re e da lui si fa iniziare il Regno del Portogallo. La prima capitale ufficiale sarà Coimbra e nonostante la conquista di Lisbona nel 1147, quest'ultima divenne capitale solo con il re Alfonso IIIº nel 1255.

Secondo le guide turistiche tre sono i monumenti importanti della città. Il Castello di Guimarães che innalza le sue mura merlate su una collina detta "Sagrada" è uno dei più antichi castelli portoghesi. Vi nacque Alfonso I Henriques, primo re del Portogallo. Costruito nel X secolo è stato rimaneggiato nel XII secolo. Ma noi non l'abbiamo visitato. Il secondo è il Paço dos Duques de Bragança, una massiccia costruzione gotica della prima metà del XV secolo. Fu voluta da Dom Alfonso figlio naturale del re dom Joao I d'Avis quando ottenne per primo il titolo di duca di Bragança nel 1483. Quando morì il suo successore, il castello passò alla corona ma non fu utilizzato e andò in rovina. Alla fine dell'Ottocento divenne una caserma e subì una profonda ristrutturazione. È stato restaurato nel 1935 per volere di Salazar ed è utilizzato per mostre e manifestazioni culturali. Questa è stata la nostra visita e si noterà dalle foto che è tutto ricostruito, di originale vi sono alcune pietre della facciata esterna.

Il terzo monumento l'abbiamo visitato in tre, ed è la chiesa di Nossa Senhora de Oliveira. L’origine della chiesa risale al monastero dedicato al Salvatore del Mondo, alla Vergine Maria e ai Santi Apostoli, fondato dalla contessa Mumadona Dias, nel X secolo. L’edificio attuale è una antica basilica romanica che integra elementi di varie epoche, fra i quali si segnala lo stile gotico introdotto nel sec. XIV, un rifacimento voluto dal D. João I in seguito a un voto fatto alla Vergine prima della battaglia di Aljubarrota. Del periodo gotico rimangono il portale e una edicola davanti alla chiesa, un bel tempietto commemorativo (Padrao do Salado), che ricorda la vittoria di portoghesi e castigliani contro gli arabi (1339). La consacrazione della chiesa avvenne nel 1401. La dedica a Nossa Senhora da Oliveira si deve a un ulivo che esisteva nella piazza davanti alla chiesa. Alla destra del presbiterio vi è un altare in argento del secolo XIV. Del Rinascimento è il campanile del 1513.
Al termine della visita siamo rientrati a Porto per la cena e il pernottamento.

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