PRG: Piano Regolatore Generale per Veveri

In diverse occasioni ci siamo trovati a discutere sul futuro di Veveri, come sarà il nostro "paese" tra dieci, venti o più anni. Chi lo immagina in un modo, chi sogna di vederlo realizzato in un altro modo, chi lo vorrebbe a misura d'uomo, chi lo immagina con molte altre costruzioni, chi spera che cresca immerso nel verde, con servizi adeguati per la popolazione, nuovi parchi, una palestra, delle piste ciclabili, luoghi di vita sociale più adeguati di quelli, pochi, presenti ora.

Nel 2004 il Comune di Novara, senza mai consultare la gente che qui vive, senza sentire le nostre richieste, senza ascoltare anche i nostri sogni, ha disegnato nelle carte del PRG il futuro di Veveri. In questa pagina presenteremo una parte di quel disegno, in particolare il progetto definitivo, la viabilità, lo sviluppo edilizio e industriale.

Prima di descrivere in dettaglio il piano di Veveri, ripercorriamo brevemente l'analisi e la relazione che accompagna le carte del PRG. La prima tavola interessante presenta i vincoli incidenti sul territorio (A5). Si nota un vincolo paesaggistico per il tratto del Terdoppio dal ponte della statale del Sempione al ponte sulla strada per Cameri, tratto con molte aree boscate che dovrebbero essere tutelate.

Nel quadro delle politiche territoriali si prevede per il nostro territorio una particolare tutela paesistico-ambientale lungo il principale torrente e corridoi ecologici di valenza ambientale lungo i canali e il percorso del Terdoppio dove dovrebbero essere costituite piste ciclabili per il tempo libero e una vasta area (in violetto) di sviluppo delle attività produttive, terziarie, di servizio. Nello stralcio della tavola X, che illustra l'uso del suolo nel 2002, anno di preparazione del PRG, si osserva lo stato della vegetazione boscata lungo il Terdoppio, là dove ora si interviene con il SUE indistriale illustrato più in là.
La TAV XII illustra i sistemi e le fragilità ambientale: in essa sono evidenziati i fontanili esistenti e in gran parte in abbandono, le zone attraversate da elettrodotti, le aree boscate e con vegetazione ripariale lungoi corsi d'acqua e le fasce di tutela ambientale.
Nella TAV XIII vengono illustrate le testimonianze storico-paesistiche con le tracce di antiche centuriazioni romane, il centro storico rurale, i punti di interesse archeologico e gli assi viari storici. Qui ci permettiamo di dubitare della correttezza di localizzazione di alcuni elementi. Il punto di interesse archeologico ubicato presso la cascina Roggia è errato perchè si riferisce al ritrovamento tombale presso la fontana Bini che si trova molto più ad est. Gli assi viari storici non sono quelli indicati: la vecchia strada per Borgomanero percorreva quella che oggi è la Via delle Rosette con il guado della Mora; la strada verso Codemonte è l'attuale strada del Forno; viene dimenticata la strada del Runchet che portava a Cameri con il guado del Terdoppio (vedi le pagine della Storia e quella sulle Cascine). I beni di valore storico, corrispondenti ai vecchi cascinali, sono in parte compromessi dalle ristrutturazioni avvenute in questi ultimi tempi.



A5: vincoli

Politiche territoriali

Uso del suolo nel 2002

Le fragilità ambientali

Testimonianze storiche

TAV XV: Usi del territorio urbanizzato

TAV XVII: Caratteri dell'immagine urbana

TAV XIX: Sistema della mobilità di progetto

TAV 6: Sistema dei PRUSST e PEC

TAV XXI: Sistema del verde

La TAV XV descrive i vari usi del territorio urbanizzato fotografato al tempo della stesura del PRG, mentre la TAV XVII mette in evidenza il disordine e la debole immagine di ingresso nell'area urbana, effetto dei mancati interventi sulla viabilità ma anche del non qualificato intervento edilizio privato. Con la TAV XIX si descrive il futuro sistema della mobilità, in parte (la Gronda a sud dell'Autostrada) già realizzata, prima come mobilità di servizio della TAV (anch'essa in gran parte già realizzata), poi passata al comune come viabilità interna alla città e collegamento tra i due caselli autostradali. Sono evidenziate le future viabilità della circonvallazione di Veveri, le nuove piste ciclabili e la linea ferroviaria dell'Hukepack, ma anche la nuova strada tra Veveri e Vignale, prosecuzione della via Rossetti-Tricotti.

La TAV 6 indica programmi appartenenti al piano precedente, riconfermati nell'attuale: i PRUSST (la struttura alberghiera del Laghetto, l'ex magazzino generale SIP, la struttura alberghiera dei canali), i PEC (uno terminato in via S. Caterina, un'altro che è in via di completamento in via Vignale, un ultimo iniziata in fregio a via S. Caterina), le nuove strade come quella sulla alzaia sinistra del Quintino Sella e la sistemazione delle alzaie dei canali con piste ciclabili. La TAV XXI è dedicata alle varie tipologie del verde presente e futuro con un progetto di piantumazione in parte già compromesso da alcuni piani edilizi.



TAV XXII: Sistema dei servizi

TAV VII: Sistema dei servizi commerciali

TAV XXIII: Schema generale di piano

TAV XXIV: Usi pubblici, destinazioni e vincoli

TAV XXVII: Sintesi della destinazione d'uso dei suoli

La TAV XXII dei servizi evidenzia in particolare quelli destinati all'uso pubblico, come il verde pubblico e quello destinato alle attivtà sportive esistenti e di progetto, i parcheggi pubblici e altri servizi che a Veveri corrispondono alle scuole, alla chiesa e alla caserma militare. La TAV VIII completa ilsettore dei servizi con quelli commerciali esistenti e di progetto.
La TAV XXIII è quella che prefigura il futuro, con lo sviluppo edilizio e industriale prefigurato, tanto che hocolorato ne nuove superfici previste come se fossero tutte realizzate: vedremo negli anni futuri se tutto ciò sarà realizzato. Se così sarà, raddoppierà l'area industriale della zona per Cameri, aumenterà di oltre 1/4 l'area residenziale, ipotizzando un incremento di popolazione di circa 1.000/1.200 abitanti. Osservando il futuro previsto dal piano, appare evidente per alcune aree la carenza di verde pubblico non compensabile con le superfici agricole e ciò è ancor più preoccupante se altri costruttori si comporteranno come è avvenuto con la variante ARIES che cancellailverde pubblico previsto e cogente per il PRG.
La TAV XXIV è quella che crea più dubbi: non si comprende pienamente il significato di alcune aree che il comune vuole acquisire ma soprattutto è strana l'espressione "usi pubblici esistenti e aree di proprietà pubblica" riferita in buona parte a strade che lo stesso comune classifica come private e alle quali quindi fa mancare la manutenzione
La TAV XXVII è la sintesi della destinazione d'uso dei suoli previsti nel PRG: l'elemento più positivo, se verrà realizzato,è la costituzione di un discreto "Parco Territoriale" con vincolo d'area lungo parte dell'alveo del Terdoppio e sulle alzaie del Cavour.

In queste prime 5 tavole vi è la sintesi del Piano: sono evidenziate le principali carattristiche morfologiche del territorio, le destinazioni d'uso del terreno, le aree a verde pubblico e per lo sport, i parchi territoriali, le aree industriali e la viabilità primaria esistente e di progetto.




Progetto generale settore Nord di Novara

Progetto generale per Veveri

Progetto per Veveri con legenda

Zone di espansione residenziale di piano

Zona di espansione industriale

In particolare si notano diverse aree residenziali di espansione a Ovest, attorno all'asse della Roggia Mora, a Sud della cascina Roggia, nella zona del Cantone, e altre due aree ad Est, lungo via Rossa e nella zona Laghetto.

A fronte di questo sviluppo edilizio, il Piano prevede alcune aree che dovrebbero rimanere a verde pubblico e per lo sport ma anche la realizzazione di due zone verdi "naturali" indicate come Parchi Territoriali, uno nelle zone ripali del Canale Cavour, dove si stà realizzando la pista ciclabile, l'altro lungo le rive del Terdoppio, nel settore rimasto abbastanza naturale, tra la zona della centrale e il ponte della strada per Cameri.




Progetto generale della viabilità settore Nord di Novara

Progetto generale per Veveri

Progetto per Veveri con legenda

Strade primarie e secondarie previste dal Piano e piste ciclabili

Strade e piste ciclabili previste nel centro di Veveri

In queste cinque tavole è presentata la situazione della viabilità primaria e secondaria esistente e di progetto, l'asse della TAV e il futuro sistema del trasporto merci da Genova al Nord Europa, e le piste ciclabili progettate dalla Provincia e dal Comune. In particolare sono evidenziate le rotonde all'inizio e alla fine della Via Rossa, la nuova strada di raccordo tra la zona del centro commerciale e la prima rotonda, lungo la zona ripale della sinistra idrografica del Canale Quintino Sella e la strada di collegamento tra via Tricotti-Rossetti e la zona di Vignale (verrà mai fatta?).




Progetto generale per Veveri

Progetto nuove zone residenziali nel settore Ovest

Progetto nuove zone residenziali nella zona della Cascina Roggia

Nuove zone residenziali tra via Vignale e Roggia Mora

Nuove zone residenziali sulle sponde della Mora

Nuove zone residenziali sulle sponde della Mora più dettagliate

Nuove zone residenziali sulle sponde della Mora con legenda

Nuove zone residenziali regione Cantone

Nuove zone residenziali regione Cantone con legenda

Strada di collegamento Veveri-Vignale con sottopasso della Roggia Mora prevista nel Piano

In queste ultime dieci tavole viene presentata in dettaglio l'espansione edilizia prevista nel Piano, soprattutto nel settore Ovest, lungo Via Vignale e tra questa e il corso della Roggia Mora. Sono altresì previste due altre aree di espansione edilizia nel settore di Sud-Est, tra la sponda del canale Quintino Sella e la zona del Laghetto, e una piccola zona nel settore degli orti del cortile del Brolo. Una espansione di questo tipo farà aumentare notevolmente la popolazione di Veveri che potrebbe raddoppiare al completamento di quanto previsto nel piano.

La viabilità interna potrebbe divenire insufficiente, considerando che già ora le vie interne, in gran parte considerate private dal Comune, risentono dell'aumento del traffico e non hanno manutenzione. Se poi non sarà costruita la strada di collegamento verso Vignale, la situazione potrebbe divenire drammatica. Rimane una forte perplessità sull'inserimento previsto di due strade di servizio delle nuove zone edilizie nei pressi della curva della Cascina Roggia, in gran parte priva di visibilità in una strada molto stretta.