Ricordare per non ripetere

Il Giorno della Memoria - Genocidio degli Armeni

27 gennaio: il Giorno della Memoria

"La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno sub�to la deportazione, la prigionia, la morte, nonch� coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati".

Questo � il testo dell'articolo 1 della legge n. 211 del 20 luglio 2000 che istituisce la giornata del ricordo della tragedia avvenuta in Europa sessant'anni fa, tragedia chiamata olocausto, che in greco significa "tutto bruciato" (e si riferiva ai sacrifici che venivano richiesti agli Ebrei dalla Torah), e pi� propriamente Shoah, che in lingua ebraica significa "distruzione".

Se aggiungiamo agli Ebrei le altre minoranze e popoli che hanno subito le stesse persecuzioni e uccisioni come i Rom, i Sinti, i comunisti, gli omosessuali, i malati di mente, i Testimoni di Geova, i Sovietici, i Polacchi ed altre popolazioni slave, il totale delle vittime del Nazismo viene stimato in dieci/quattordici milioni di civili e fino a quattro milioni di prigionieri di guerra.

Il Generale Dwight D. Eisenhower ebbe ragione nell�ordinare che fossero fatti molti filmati e molte foto. Quando il Supremo Comandante delle Forze alleate incontr� le vittime dei campi di concentramento, non solo ordin� che fosse fatto il maggior numero di foto possibili ma fece in modo che i tedeschi delle citt� vicine fossero accompagnati fino a quei campi e sepellissero i morti.

Eisenhower in quella occasione disse: "Che si tenga il massimo della documentazione, che si facciano filmati, che si registrino i testimoni perch�, in qualche momento durante la storia, qualche idiota potrebbe sostenere che tutto questo non � mai successo".

Purtroppo molti hanno negato e negano la verit� e proprio in questi giorni il vescovo Williamson e don Floriano Abrahamowicz hanno sostenuto che le "Camere a gas non sono mai esistite", il primo, e �l'unica cosa certa� circa le camere a gas �� che sono state usate per disinfettare�, il secondo. Contemporaneamente il Regno Unito ha rimosso l�Olocausto dai piani di studio scolastici poich� �offende� la popolazione musulmana, che afferma che l�Olocausto non � mai esistito...(� da ricordare che durante la guerra il Gran Muft� di Gerusalemme, Amin al Husseini, capo spirituale dei mussulmani palestinesi, ripar� a Berlino presso la corte di Hitler, condividendo la soluzione finale contro gli Ebrei. Il 1� Marzo 1944, nel corso di una trasmissione radiofonica, il Muft� ebbe modo di ribadire il suo immutato odio nei confronti degli israeliti: "Arabi! Alzatevi come un solo uomo e combattete...Uccidete gli ebrei dovunque li troviate. Ammazzate, e farete cosa gradita da Allah").

Sono trascorsi pi� di 60 anni dal termine della Seconda Guerra Mondiale. Questa pagina � dedicata alla memoria dei 6 milioni di ebrei e dei milioni di uomini che sono stati assassinati, massacrati, violentati, bruciati, morti di fame e umiliati. Ora, pi� che mai, a fronte di qualcuno che sostiene �L�Olocausto � un mito�, � fondamentale fare in modo che il mondo non dimentichi mai.

Agli inizi del 2009 usc� il film "Il bambino con il pigiama a righe", la storia del piccolo Bruno, figlio di un ufficiale nazista, che si trasferisce con la famiglia in una casa, a poca distanza da un campo di concentramento dove fa amicizia con un bambino ebreo che vive oltre il filo spinato. Al termine del film giunge la tragedia dell'Olocausto che accomuna i due piccoli amici nella camera a gas. Molti "idioti" dovrebbero vederlo e meditare sulle miserie umane.





Genocidio degli Armeni

Generalmente il termine "Olocausto" si riferisce all'uccisione di ebrei su larga scala, viene anche usato in altri casi di genocidio come quello subito dagli Armeni e dai Greci che port� all'uccisione di 2,5 milioni di cristiani da parte del governo nazionalista ottomano dei Giovani Turchi tra il 1915 e il 1923, genocidio che da sempre, e ancora oggi, il governo turco nega ufficialmente che ci sia mai stato.

Nel suo romanzo, "La masseria delle allodole", Antonia Arslan racconta la tragedia degli armeni, attingendo alle memorie familiari per raccontare la tragedia di un popolo �mite e fantasticante� e la struggente nostalgia per una patria e una felicit� perdute. I fratelli Taviani ne hanno tratto un film (contestato e boicottato), forte ma anche romantico, film che ha il merito di aver spalancato il sipario su una truce pagina della storia dell'Impero Ottomano, che per tanti versi si annuncia come antesignana della "Shoah" ebraica.