Millesimo e Noli

Foto di Livio G. Rossetti e Anna Maria Bojeri
aprile 2014

Millesimo

Millèsimo è un piccolo comune di 3.500 abitanti della provincia di Savona sito nell'alta val Bormida, con il nucleo antico ubicato lungo la sponda destra del fiume Bormida che in questo tratto viene denominato Bormida di Millesimo, in un incrocio lungo l'antica strada che dal Colle di Cadibona conduce a Ceva e la strada tra Cengio, Osiglia e il Colle del Melogno, probabile avamposto dell'Impero romano. Nel XII secolo il territorio entrò nella Marca di Savona, e nel 1162 fu dato in feudo a Enrico del Vasto, il capostipite della famiglia Del Carretto. Suo figlio Enrico II Del Carretto, marchese di Finale, cinse di mura il nuovo borgo e il castello, edificati in corrispondenza all'attraversamento della Bormida con il Ponte della Gaietta, fonte di riscossione di pedaggi. Al di là del ponte, la strada conduceva fino a Cortemilia, mentre di qua si poteva raggiungere Finale. La data di costruzione delle mura, 9 novembre 1206, è considerata la data di fondazione di Millesimo.

La chiesa di Maria fuori le mura fu eretta nel XII secolo in stile romanico a tre navate. Dopo un periodo di abbandono, tra il 1960 e il 1961 l'antico edificio è stato restaurato e portato allo stato originale. Nel presbiterio e nel fondo della navata destra, sono conservati affreschi del XVI secolo (Madonna col Bambino e Santi, Storie di Santa Marta, San Sebastiano, Profeti ed Evangelisti, Sant'Antonio abate) e una vasca battesimale del tardo medioevo.
Il Palazzo comunale era il palazzo signorile della famiglia Del Carretto e fu costruito intorno al XII secolo con aggiunte nel 1580. L'attigua torre merlata fu rialzata nel corso del XIX secolo. Il palazzo è proprietà del comune di Millesimo dopo la cessione dell'edificio nel 1882 dagli stessi Del Carretto. La porta e il ponte della Gaietta, denominato anche Pontevecchio, è il simbolo di Millesimo. La torretta di guardia con merlature ghibelline fu la porta d'accesso al borgo dal lato occidentale. Una delle due arcate crollò nel 1744, assieme ad una torretta, in seguito ad un'alluvione della Bormida; successivamente nel 1878 fu rimpiazzata da un ponte rigido, poi sostituito da una passerella sospesa ancora oggi presente.
In posizione dominante sul centro storico c'è il Castello di Millesimo, eretto nel Medioevo dalla famiglia Del Carretto; acquistato dall'amministrazione comunale nel 1989, è stato ristrutturato ed è visitabile.









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Noli

Noli, piccolo comune di circa 3.000 abitanti, è situato sulla costa della Riviera di Ponente, in un'insenatura chiusa a est dall'Isola di Bergeggi e a sud-ovest dal capo omonimo alla foce del torrente Luminella. Antico centro dei Liguri, fu municipio in epoca romana. Nel medioevo fu base bizantina, poi dominio dei Longobardi ed in fine dei Franchi di Carlo Magno. Divenuta un importante centro marinaro, partecipò nel 1099 alla prima crociata ricevendo privilegi politici e commerciali. Fu feudo di Enrico II Del Carretto fino nel 1193 quando, con atto ufficiale rogato all'interno della chiesa di San Paragorio, riuscì a sottrarsi dal potere dei Del Carretto. I privilegi acquisiti dai cittadini di Noli furono confermati nel 1196 da Enrico VI di Svevia, e il borgo si costituì ben presto in Comune libero e in libera Repubblica indipendente con statuti e ordinamenti comunali considerati tra i più antichi della Liguria. Nel corso del XIII secolo Noli si dotò di ulteriori fortificazioni e di oltre settanta torri cittadine chiudendo il borgo in una cinta muraria. Lo schieramento verso la Lega Lombarda contro Federico II di Svevia favorì il riconoscimento da parte del pontefice Gregorio IX alla costituzione, nel 1239, della diocesi di Noli che durò fino al 1820.

La chiesa romanico-lombarda dell'XI secolo di San Paragorio è un edificio religioso sito al di fuori delle mura ed è inserito nella lista dei monumenti nazionali italiani. Sorta sopra una chiesa paleocristiana ha un impianto basilicale a tre navate. Il presbiterio, a tre absidi, è sopraelevato al di sopra della cripta. All'esterno dell'abside centrale, si possono notare alcuni bacili in ceramica colorata usati come inserti decorativi, di provenienza sicula o nord-africana. Sul lato sinistro si trova una tomba doppia ad arcosolio e una singola, tutte con archi a sesto acuto sorretti da colonne. La tomba singola ha l'arco costituito di pietre bianche e nere alternate, in tipico stile ligure. Al di sotto del portico laterale si apre il portale, con colonnine addossate che si prolungano nella curvatura dell'archivolto. Caratteristica ligure è l'alternanza di conci in pietra bianca e grigia.
All'interno sono conservati, nella navata destra, racchiuso da una inferriata, il "Volto Santo", crocifisso ligneo policromo con il caratteristico lungo camice di origine orientale, riferibile alla fine del XII secolo, e una cattedra di legno del XIII secolo, oltre ai pregiati affreschi del Trecento. Importante la pala attribuita a Teramo Piaggio (prima metà XVI secolo) raffigurante la Vergine, San Paragorio nelle vesti di soldato a cavallo e i suoi compagni Parteo, Partenopeo e Severino.