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Eventi
per la resa dei tedeschi a Veveri 26 aprile 1945 |
Immagini di Umberto Bonzanini e testi tratti da: La cittá e la guerra - Novara 1940-45, sito a cura dell'Istituto della Resistenza e della societá contemporanea nel Novarese e nel Verbano-Cusio-Ossola "Piero Fornara".
Nella mattinata del 25 aprile Cino Moscatelli (nato a Novara, nel rione Sant'Andrea nel 1908) fa la sua prima apparizione nella piazza di Veveri che ben conosceva. Scende nel cortile "dei Pescio" e visita la "Cicchina", mia zia avendo sposato un fratello di mio padre, Pietro Rossetti, e mamma di Livio, morto da partigiano il 25 marzo presso un alpeggio di Quarna di Sopra, per porgere le condoglianze, poi, risalito in piazza, chiede ad un ragazzo di andare a casa del "Calin" a prendere una scodella di latte per poter fare colazione. Poco alla volta la gente di Veveri esce in piazza e per le strade di Veveri e famigliarizza con i partigiani presenti in paese. Nel primo pomeriggio si diffonde la voce che stava arrivando, lungo l'autostrada, una colonna di tedeschi e la notizia provoca un fuggi fuggi lungo la vecchia strada del Forno fino al canale Cavour. Dimostratasi non vera tale minaccia, partigiani e la gente di Veveri ritornano in paese.
Alle 5.30 del 26 aprile, Piero Fornara, dopo aver perlustrato la cittá, raggiunge la casa dello zio di Sergio Scarpa, "Geo", in corso Cavour 11, dove si era installata la sede del CLN. |
Qui trova, giá riuniti, lo stesso Scarpa, Alberto Jacometti e la nota partigiana Gisella Floreanini Della Porta, "Amelia Valli", che era stata la prima "ministra" donna della storia d'Italia, durante il breve periodo della Repubblica dell'Ossola. Dopo l'arrivo di Zorzoli e del maestro Cappa, il CLN al completo decide di contattare il comandante Grassi e Moscatelli per dare avvio al "piano di liberazione della cittá".
"La trattativa per la resa dei nazifascisti, lunga e difficile, viene condotta da Eraldo Gastone, dal maggiore Grassi, con l'importante intermediazione del Vescovo di Novara, monsignor Leone Ossola, che consegna ai comandi fascisti l'ultimatum del movimento di liberazione.
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26 aprile 1945: l'immagine piú conosciuta della trattativa per la resa dei tedeschi nella piazza di Veveri.
Prima di ripartire per Novara i comandanti partigiani, il colonnello tedesco, garante il vescovo, si recano nel locale del centralino pubblico di Veveri, posto a fianco della panetteria "Manica", per mettere su carta l'accordo che sottoscrivono.
Il patto fu sottoscritto dal colonnello Hahn, dal maggiore Grassi, dal comandante Gastone, dai membri del CLN e dal vescovo Leone Ossola". L'incontro del Vescovo di Novara con i comandanti partigiani. Nella foto di destra, partendo da sinistra si riconoscono: don Pietro Fortina parroco di Veveri, il colonnello tedesco Hahn, monsignor Leone Ossola, Eraldo Gastone e Cino Moscatelli, comandante e commissario della zona Valsesia, Arrigo Gruppi comandante della divisione Pajetta, don Carlo Brugo segretario del vescovo, che molti anni dopo sará officiante del mio matrimonio. | ||
Trattative per la resa tra il comandante tedesco e Monsignor Ossola, Vescovo di Novara, accompagnato dal segretario, don Brugo, nella piazza di Veveri. |
Le truppe partigiane lungo la statale che dall'autostrada porta a Veveri il 26 aprile del 1945.
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Una delle autoblinde schierate a Veveri.
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Veveri, 26 aprile. Gino Grassi (al centro) ed Eraldo Gastone (a destra), con soldati ed ufficiali tedeschi, si avviano alle trattative del pomeriggio.
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"La colonna partigiana, alle 17 del 26 aprile 1945, parte da Veveri e, attraverso corso Cavour, entrano in cittá; s'inquadrano in piazza Crispi. Lungo tutto il percorso, sventolano le bandiere italiane, alcune giá senza lo stemma dei Savoia, e la gente si ammassa esultante sui marciapiedi.
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Dal balcone del teatro "Coccia", Vincenzo Moscatelli tiene il suo primo comizio alla folla riunita in piazza.
Alle 16.30, il nuovo prefetto designato dal CLN, professor Fornara, s'insedia alla prefettura e, alle 18.00, dal balcone di Palazzo Natta, parla alla folla riunita nella piazza sottostante, insieme ad Alberto Jacometti per il CLN, a Vincenzo Moscatelli e a Eraldo Gastone, comandante del Corpo volontari della libertá". Il prefetto Fornara e il comandante Gastone (Ciro). |
La "Stella Alpina" del 27 Aprile 1945, accanto al titolo "Vittoria" riporta la notizia della resa dei tedeschi e dei fascisti nel riquadro intitolato "Novara é libera". |
"La Stella Alpina con un numero speciale datato 25 aprile 1946, in occasione del primo anniversario della Liberazione, accanto a numerosi articoli di ricostruzione delle vicende della fine della guerra riporta numerose fotografie del momento della liberazione con le sfilate delle truppe partigiane. |
Altre immagini della liberazione: tra queste si scorge anche quella della resa dei tedeschi a Veveri. |