da Sault al Luberon

Lumières, Dolmen de l'Ubac, Sault, Roussillon, Gordes, Abbazia di Sénanque, Coustellet, Museo della lavanda.

L'Hotel nel quale abbiamo soggiornato per due giorni è ubicato accanto al Santuario di Nostra Signora della Luce, chiesa nella quale si trova la statua in legno dorato del Diciassettesimo secolo che è stata venerata dai pellegrini sin dai primi anni quando i Missionari Oblati arrivarono a Lumières. La storia legata a questo santuario afferma che un contadino del vicino paese di Goult, mentre lavorava nei campi, si sentì male ed ebbe una visione di un bambino molto luminoso e che, cercando di prenderlo in braccio, stette subito bene. Le voci di tale miracolo si diffusero rapidamente ed iniziarono i pellegrinaggi negli stessi luoghi. La cappella più vicina era Saint-Michel in Balma che datava 1031 che ben presto fu ingrandita e divenne la chiesa attuale di Nostra Signora della Luce.

Dolmen de l'Ubac

Dopo colazione decido di andare a vedere il dolmen de l'Ubac, che dovrebbe trovarsi 800 metri a sud dell'Ostello dove pernottiamo. Seguo un percorso possibile visto sul satellite ed esattamente presso il corso d'acqua lo trovo. Il dolmen è un monumento funerario del neolitico, uno dei tre rinvenuti nel Vaucluse. Fu ritrovato per caso lungo il Calavon, nel 1995 durante un'inondazione e dagli studi fatti si ritiene che sia stato costruito tra il 3.300 et 2.900 a.C. e doveva raccogliere una cinquantina di resti umani di tutte le età e di entrambi i sessi. Quando fu scoperto era formato da un terrapieno di 14 metri di diametro e il tumulo culminava a un metro di altezza rispetto al terreno circostante. I sedimenti fluviali avevano riempito di materiali vari la camera sepolcrale e una parte del tumulo era stata dispersa dalle esondazioni del fiume. Si decise quindi di smontare ciò che venne trovato e di ricostruire il tutto con il materiale rinvenuto o similare, preso nello stesso luogo, e di spostare di 500 metri a monte rispetto al sito originale, in un luogo più sicuro per la conservazione del monumento, sempre presso lo stesso fiume Calavon. Questo sepolcro di circa 5 mila anni fa, venne usato come sepoltura per almeno 500 anni. Visto la grandezza delle tre pietre che ricoprono la camera sepolcrale si può parlare di tomba megalitica lunga circa 3 metri e 1,45 metri di altezza circondata da due serie di pietre poste verticalmente per impedire il dilavamento del tumulo di terra completamente ricoperte con pietre di minore dimensione poste orizzontalmente sul terreno il leggera pendenza. I lavori di ricostruzione operati dai tecnici del comune di Goult e con la direzione del Parc naturel regional du Luberon sono terminati nel 2014.

Sault

Sault è un comune di circa 1.400 abitanti appartenente al dipartimento di Vaucluse della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, e situato sull'altopiano detto Plateau d'Albion. Il villaggio è arroccato su uno sperone roccioso, in una pianura composta da campi di grano, farro lavandino e lavanda a soli 26 km dalla cima del Mont Ventoux. Questo tipo di habitat è considerato tipicamente provenzale, ubicato sulla sua "acropoli rocciosa", che ha conservato il suo aspetto medievale, forma per l'orientamento delle facciate delle case, verso la valle o la strada di comunicazione, un vero fronte fortificato. Le case risalgono principalmente al XVI secolo, quando le guerre di religione costrinsero gli abitanti della regione a nascondersi dietro le fortificazioni del villaggio. Quando furono finite, vi fu un movimento verso l'esterno per stabilire alla periferia dell'agglomerato "case sul terreno", più adatto a ricevere edifici aggiuntivi.

Noi siamo venuti sin qui soprattutto per visitare la chiesa parrocchiale, monumento composito di epoca romanica classifica come Monumento storico nel 1990. In origine portava il nome Notre Dame de la Tour, con la vecchia cappella dei Penitenti Bianchi appoggiata, mentre ora è chiamata Notre Dame de la Transfiguration ma, essendo parzialmente crollato il tetto il 19 giugno di quest'anno, giorno di Pentecoste, la troviamo chiusa.

Non rimaneva che visitare qualche nogozio nei pressi della chiesa e fare le prime compere di essenza di lavanda fine. Poi, nel viaggio verso sud il bus si ferma presso un bellissimo campo di lavanda: le foto raccontano ciò che è successo.

Roussillon

Roussillon è un comune di circa 1.000 abitanti situato nel dipartimento della Vaucluse. Il villaggio nacque nel X secolo. Di questo periodo è il castello che venne costruito a difesa del borgo storico e il campanile noto con il nome di Beffroi è l’antica porta di accesso cittadino. Questo accesso proteggeva l’antico Castrum fortificato. Il borgo deve la sua fama agli estesi giacimenti d'ocra che lo circondano. La Chaussée des Géants è visibile da un sentiero attrezzato scavato nella stessa ocra, che a seconda dell'ora del giorno e della posizione assume colori che vanno dal giallo all'arancione e al rosso scuro.

La leggenda racconta che questa terra divenne rossastra per il sangue versato con il suicidio della bella Sirmonde, sposa di Raymonde d’Avignone. La fanciulla si gettò dall’alto delle falesie per il dolore, dopo che il marito uccise il suo amante, un giovane e aitante trovatore provenzale. All’interno del Sentiero dell’Ocra si potranno ammirare le 19 sfumature di ocra assunte dalla terra, che vanno dal rosa pastello fino all’arancio brillante, grazie al pigmento naturale derivante dall'ematite o dalla limonite, minerali ricchi di ferro che nel tempo si sono ossidati.

L’intero territorio di Vaucluse, che comprende anche Roussillon, veniva impiegato già dalla preistoria nell’estrazione dell’ocra per produrre una tinta naturale estremamente resistente anche alla luce solare. Dal XIX secolo la produzione ha subito un forte incremento, tanto da istituire nel 1880 alcuni treni che da qui giungevano fino a Marsiglia per spedire i pigmenti in tutto il mondo. La produzione ha avuto un picco massimo nel 1929. Da quel momento cominciò la decrescita, fino a sospendere la produzione nel 1958 a causa di un ribasso consistente della domanda poichè l'ocra minerale fu soppiantata dalle tinte sintetiche.
Tra gli avvisi letti in un sito internet avevo letto che il tempo in questa zona è molto variabile e soggetto a cambiamenti repentini con frequenti acquazzoni, e così è stato al momento di riprendere il nostro viaggio, per fortuna solo con poche gocce.

Gordes

Gordes è un comune di circa 2.000 abitanti. Arroccato su di una collina, questo villaggio è considerato uno dei più belli di Francia, grazie ad un patrimonio ricco da un punto di vista architettonico, religioso e storico. Vi si possono trovare il castello costruito nell'XI secolo, alcuni mulini ad acqua ed a vento, nonché alcune centinaia di costruzioni fatte di pietra secca, dette Borie, usate generalmente per tenere al riparo gli strumenti da lavoro.

La vista da sud è uno dei panorami più belli della regione, dove Gordes è circondato dai campi e dai villaggi arroccati sul Massiccio del Luberon. A vegliare sul paese e la vallata sottostante è il castello edificato tra l'XI e il XVI secolo ubicato al centro del borgo e dominante la vallata. La vista da nord del castello mostra sia le parti antiche che le ristrutturazioni dell'epoca rinascimentale. Era il 1031 quando un castello fu costruito sulla montagna e nacque così "Castrum Gordone". Nel 1148 venne poi costruita poco distante l’Abbazia di Sénanque e la città assunse sempre più importanza, ma furono i lavori del Rinascimento che modificarono il castello trasformandolo. Del nucleo primitivo rimangono due torri ben visibili lungo la facciata nord. Attualmente il castello è divenuto una sede espositiva.

Proprio di fronte al castello si trova la fontana di piazza Genty Pantaly, che fino alla metà del secolo scorso fu l'unica fonte d'acqua potabile in paese. Tutti gli edifici sono fatti di pietra, così come il suggestivo arco medievale della Porte de Savoie. Per preservare il fascino della struttura antica, attualmente il regolamento comunale impone ai proprietari e ai costruttori di fare uso solamente di questo materiale. Dimenticato per anni dal turismo è tornato alla ribalta grazie a un film girato nella sua piazza principale nel 2006 ("Un'ottima annata" di Ridley Scott), con protagonisti Russel Crowe e Marion Cotillard.

Abbazia di Sénanque

L'abbazia di Sénanque o abbazia di Nostra Signora di Sénanque è un'abbazia cistercense sita a pochi chilometri da Gordes. Sénanque potrebbe far pensare al “sine aqua” o addirittura a “sane aqua”, più probabilmente di radice celtica, “Sagn-anc”, che significa gola paludosa. Nel luglio del 1148, provenienti dall'Abbazia di Mazan, Pietro di Mazan in compagnia di un gruppo di monaci raggiunse il vallone di Sénanque con l'intenzione di fondare una nuova comunità. Tale istituzione venne creata grazie alla promozione del vescovo di Cavallion, unito all'appoggio dei Signori di Gordes. Il supporto di benefattori rese possibile l'edificazione della chiesa abbaziale che verrà consacrata nel 1178. Le architetture sono un esempio di architettura romanica: la chiesa abbaziale, il chiostro, il dormitorio, la sala capitolare ed i camini. Nel XVII secolo venne aggiunto il refettorio. La pianta della chiesa è a croce latina, con un'abside proiettata oltre le stesse mura perimetrali. Assai particolare è l'ingresso, posto sul lato sud, che presenta solo due porte laterali, vestigia dell'ingresso separato per Conversi e Laici. Conseguenza della tipologia d'uso della struttura, i monaci usufruiscono di un ingresso secondario che immette direttamente nell'edificio passando dal chiostro.

Fra il XIII e XIV secolo Sénanque raggiunse il suo apogeo, avendo a disposizione ben 4 mulini, 7 malghe e numerosi possedimenti in tutta la Provenza. Durante le guerre di religione l'edificio ospitante i Fratelli Conversi venne distrutto (1544) e l'Abbazia subì i saccheggio da parte di bande ugonotte. Durante la rivoluzione francese i terreni di proprietà abbaziale furono nazionalizzati e lottizzati, i monaci vennero allontanati e Sénanque fu venduta (1791). Nel 1854 Sénanque venne comprata da una nuova comunità religiosa. I frati provvidero alla riparazione e ripristino dei locali; in seguito la comunità decise di legarsi alla famiglia monastica cistercense, a cui Sénanque era legata. Nel 1881 un decreto di espulsione colpisce la comunità di Sénanque per cui i monaci si trasferiranno. Nel 1904 il divieto di occupare Sénanque divenne definitivo. Seguirà una serie di ritorni e partenze sino al 1988, anno in cui dalla comunità di Lerino giunse un gruppo di sei monaci a rioccupare Sénanque.

L'edificio e le strutture erano state nel frattempo ristrutturate, conservate e salvaguardate grazie all'opera dell'associazione "Amici di Sénanque", che provvide a mantenere il sito grazie a eventi culturali appropriati alla dignità e tipologia del luogo. La chiesa è spoglia, come per tutte le chiese cistercensi, a forma di croce. Nulla deve distrarre dalla preghiera, solo la luce, che rappresenta Dio, illumina il luogo.

Coustellet, Museo della lavanda

Al termine della giornata facciamo tappa in un piccolo borgo dove esiste un piccolo Museo privato della lavanda con annesso un punto vendita dei loro prodotti. Dal 1991, il Museo della Lavanda accoglie a Coustellet ogni anno 50.000 visitatori. Qui è stato creato un luogo completamente dedicato alla lavanda fine per illustrare le problematiche di questa cultura, la storia, le virtù, le qualità della lavanda. Georges Lincelé, fondatore del Museo, voleva ridare tutto il valore alla lavanda fine, simbolo della Provenza, con una ricca collezione di alambicchi in rame rosso dal 16° secolo ai nostri giorni e le 3 tecniche di distillazione. Vero prolungamento dell'azienda della lavanda, il museo si presenta come una tenuta tradizionale del Luberon, mentre la raccolta e distillazione della lavanda avviene nella tenuta "Le Chateau du Bois" a Lagarde d'Apt (a 1100 metri di altezza) di proprietà della famiglia Lincelé. Nel punto vendita, sotto il marchio depositato "Le Château du Bois®", viene proposta una nutrita gamma di cure per il corpo e il viso, Olio essenziale puro e naturale al 100 etichettato DOP, acque floreali o idrolati che provengano dall'acqua di distillazione, una gamma ricca di cosmetici naturali con oli per massaggi rilassanti, sapone puro vegetale, crema bagno, latte, gel, acqua di toletta naturale, infusioni, tisane 100% fiori di lavanda fine, fiori in sacchetti, sacchi di lavanda, ecc.



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