Govone e il suo Castello

Foto di Livio G. Rossetti
Domenica 3 dicembre 2017, gita organizzata dall'Agenzia di Viaggi Tricky Tour di Novara.

Govone è un comune di circa duemila abitanti della provincia di Cuneo. Fa parte della regione geografica del Roero ed è posto circa a metà strada fra le città di Alba ed Asti.
Il sito fu abitato sin dall'epoca romana, come dimostrano numerosi ritrovamenti, ed è citato in documenti altomedievali. Già feudo vescovile, passato poi alla proprietà della famiglia Solaro di Asti, fu in seguito sede di villeggiatura della casa Savoia nei primi decenni dell'Ottocento. È ora conosciuto soprattutto per il suo castello, nel quale soggiornò il diciottenne Jean-Jacques Rousseau, appena entrato al servizio del conte Ottavio Solaro.

L'economia della zona, oggi importante anche per il turismo, è prevalentemente agricola e industriale, con una particolare vocazione alla coltivazione della vite; nella parte collinare del comune vengono prodotte pregiate qualità di uve trasformate in vini rossi barbera, bonarda, dolcetto, nebbiolo e vino bianco arneis mentre nella fertile pianura periferica c'è una buona produzione di ortaggi e cereali.

Il castello di Govone fu una delle residenze della casa reale dei Savoia dal 1792 al 1870 e, come molte altre dimore storiche sabaude del Piemonte, è meta di visitatori richiamati specialmente dal monumentale e scenografico scalone d'onore a due rampe ricco di rilievi e telamoni che provengono dai giardini di Venaria Reale.
Nella posizione in cui sorge il castello, in cima alla collina, già in epoca medioevale si ergeva una fortezza. Alla fine del XVII secolo i conti Solaro affidarono all'architetto Guarino Guarini i lavori di ampliamento e di abbellimento del castello. L'architetto preparò dei disegni ma non portò a termine il progetto. I lavori ripresero un secolo dopo da parte dell'architetto Benedetto Alfieri che li ultimò partendo dai disegni del Guarini.
Il castello divenne proprietà di casa Savoia nel 1792 e, dopo il periodo napoleonico, fu scelto come residenza estiva insieme al castello ducale di Agliè. Re Carlo Felice, assieme alla moglie Maria Cristina, fece completamente restaurare il castello agli inizi dell'Ottocento, sulla base di propri disegni e si operò sull'adiacente parco dotato di giardino all'italiana.
Di particolare bellezza sono anche le sale, in special modo quelle decorate da preziose carte cinesi. Il salone da ballo fu fatto affrescare con scene riproducenti l'episodio mitologico di Niobe dal re Carlo Felice assieme alla moglie Maria Cristina e notevoli sono gli affreschi del grande salone centrale che, giocando sui chiaroscuro della tecnica trompe-l'oeil, simulano con suggestivo realismo l'illusione della presenza di statue.
Dalla fine dell'Ottocento il castello è di proprietà del comune di Govone.

Dal 18 novembre al 23 dicembre 2017, tutti i sabati e le domeniche e nei giorni festivi di venerdì 8 e 26 dicembre, Govone accoglierà il tradizionale Mercatino natalizio con oltre 90 espositori tra il piazzale e il parco del Castello.

La chiesa parrocchiale sorge su uno sperone roccioso ed è di forme romanico-gotiche nella facciata sud-ovest. Citata in una bolla di Enrico III alla Chiesa di Asti nel 1041, venne ricostruita tra il 1350 ed il 1380. Sono testimoniati lavori nei primi anni del XIV secolo, poi nel 1499 e nel periodo che intercorre tra il 1726 ed il 1736. Un nuovo campanile fu costruito nel 1742. La chiesa è a tre navate, con due cappelle laterali, una dedicata al Sacro Cuore, l'altra all'Addolorata con statua di Sant'Anna con la piccola Maria. L'abside gotica è di forma pentagonale, con cinque monofore con vetrate istoriate rappresentanti le figure di cinque santi: San Secondo, San Rocco, San Michele, San Sebastiano e San Defendente. Al fondo, sopra l’entrata principale della chiesa, collocato su grande tribuna barocca, un ricco organo del 1869. Sul lato sinistro si trova l'accesso consueto alla chiesa in barocco piemontese, con un portale sormontato da un bassorilievo raffigurante San Secondo a cavallo.