C.O.N.I.-FEDERAZIONI CONTRO IL DOPING
Il C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) è l'organismo preposto alla guida dell'orientamento sportivo italiano dal 1942, data in cui una legge speciale ne decretava l'esistenza assegnandogli anche personalità giuridica.
In quest'ottica il C.O.N.I. ha elaborato nel tempo una propria regolamentazione fondata essenzialmente su ordinamenti di tipo sportivo; questi sono, a loro volta, riconosciuti ed inseriti nell'Ordinamento dello Stato che mantiene a tutti gli effetti una propria sovranità.
Il C.O.N.I esercita la propria azione sul territorio attraverso l'attuazione e l'applicazione dei criteri fondamentali su cui è fondato il proprio ordinamento sportivo. In prima istanza esso basa l'attuazione dell' ordinamento sportivo sul principio di AUTONOMIA E ORIGINARIETA' e consulta, come prima fonte di riferimento per tutta la regolamentazione a livello nazionale, l'ordinamento giuridico internazionale.
Altri principi sui quali si fonda l'ordinamento sportivo sono il:
PRINCIPIO DELL'ESERCIZIO relativo alla potestà amministrativa e normativa che il C.O.N.I. esplica al suo interno;
PRINCIPIO DELLA PLURISOGGETTIVITA' che specifica la presenza, mediante affiliazione, di più soggetti che agiscono in ambito sportivo come titolari.
Questi possono essere identificati nelle Federazioni le quali, pur avendo una autonomia tecnica ed organizzativa, sono costantemente assoggettate alla vigilanza del C.O.N.I.
Il C.O.N.I. e le Federazioni ad esso affiliate, sono i maggiori referenti sul territorio nazionale per l'organizzazione sportiva a livello agonistico; in questo contesto la problematica relativa al doping è un tema di costante attualità. La diffusione, infatti, di pratiche dopanti dovute all'evoluzione sia della scienza dell'allenamento sia della medicina, ha costretto il C.O.N.I. ad attivare delle misure che possano essere competitive con l'incalzare della gravità della situazione.
Già nel 1988 il C.O.N.I. aveva emanato alle Federazioni alcune direttive derivanti dalle raccomandazioni dalla Commissione doping del C.I.O. specificatamente per l'individuazione dei casi di positività in relazione alle sostanze presenti negli elenchi ufficiali.
L'istituzione di organismi preposti ad effettuare i controlli, sia sulle sostanze che sugli atleti, risale al 1993 ed è antesignana dei principi di diritto internazionale (CONVENZIONE EUROPEA CONTRO IL DOPING NELLO SPORT di Strasburgo del 1995). Il successivo aggiornamento del 1995 e la deliberazione n.944 del 30.04.1997 hanno modificato il regolamento dell'attività antidoping, articolando al meglio strutture come :
Il COORDINAMENTO ANTI-DOPING e FEDERAZIONE MEDICO-SPORTIVA
La COMMISSIONE CONTROLLI ANTIDOPING a sorpresa
La COMMISSIONE SCIENTIFICA ANTI-DOPING
La COMMISSIONE INDAGINE ANTI-DOPING
L'UFFICIO PROCURA ANTI-DOPING
Esse rappresentano una valida risposta alla diffusione di pratiche illecite e sono un ulteriore passo verso una migliore giustizia sportiva.
C.O.N.I. e FEDERAZIONI sono dunque concordi nel combattere il fenomeno doping con tutti i mezzi scientifici e giuridici attualmente applicabili, allineandosi così alle iniziative internazionali previste dalla Comunità Europea .
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