La cultura locale e le tradizioni

Testi e disegni: Livio G. Rossetti

La cultura di un popolo non è solo la produzione artistica e letteraria o l'istruzione. Cultura è la forma particolare in cui si manifesta la vita materiale, sociale e spirituale di una popolazione. É un fatto spirituale, in quanto umano, un fatto collettivo, poiché è il risultato di tutto un gruppo, un fatto razionale e non casuale o incomprensibile, un fatto concreto.

Il nostro patrimonio culturale organizza strutturalmente il mondo che ci circonda dando vita ad una sorta di “sociosfera” che rende possibile la vita di relazione. Se l’ambiente in cui viviamo ci appare ordinato e familiare, ciò dipende dal lavoro delle generazioni che ci hanno preceduto che hanno creato un mondo in cui ogni cosa ha un posto e un nome. É questo il motivo per cui ci sentiamo sicuri nel nostro ambiente e che alcontrario provoca una sensazione di paura quando entriamo in contatto con un’altra cultura sconosciuta, un’altra lingua, un’altra religione, altri valori.

Per ristabilire il senso di sicurezza la via più breve è sempre quella che conduce a riaffermare i termini della propria cultura e a negare legittimità alle altre visioni del mondo. Questo atteggiamento conduce all’affermazione a scala planetaria di una sola cultura omologante e a distruggere le altre diverse. La seconda via, più lunga e difficile, è la scoperta del valore delle altre culture e delle altre visioni del mondo, posizione oggi minoritaria che vede il futuro con società multiculturali che camminano a fianco nello stesso territorio.

Oggi, a Veveri, accanto ai veveresi discendenti da molte generazioni di veveresi, convivono pienamente integrati nel contesto sociale immigrati per ragioni di lavoro provenienti dal Veneto, dalla Campania, dalla Calabria, dalla Sicilia, vivono ormai da anni pienamente integrati i loro figli e, da alcuni anni, oltre sessanta cittadini di altre Nazioni, con culture diverse dalla nostra, che professano religioni diverse, che parlano lingue diverse, nel rispetto reciproco.

La cultura nasce dalle risposte che i vari gruppi umani danno ai loro bisogni, nasce dal modo di soddisfare il bisogno di cibo, di lavoro, di trasmissione della vita, di riparo, di difesa, di riposo, di divertimento, di gioco, di desiderio di conoscere, di trasmettere il proprio pensiero, di allacciare relazioni con gli altri, di onorare i propri morti, di capire il senso della vita, di credere in un essere supremo…

La trasmissione del patrimonio culturale avviene ad opera della società. L’imprinting avviene attraverso il linguaggio dell’ambiente familiare che sta attorno nei primi momenti della vita. Le informazioni culturali sono complesse e vastissime, per cui la cultura del gruppo umano è sempre superiore a quella del singolo individuo.

Le componenti culturali di un popolo possono essere rappresentate da un modello, quello di Huxley-Zelinsky, che prende in considerazione gli aspetti spirituali, sociali e materiali di ogni cultura ma anche le componenti regionali e le subculture dei piccoli gruppi. La cultura influenza il comportamento spaziale della popolazione:

La trasmissione e la diffusione delle informazioni e delle innovazioni attraverso le regioni culturali è un processo di acculturazione. Le culture si muovono lungo le vie di comunicazione, si diffondono mediante i mezzi di trasporto, attraverso i media e le telecomunicazioni, con il turismo di massa, grazie alla globalizzazione dei mercati, mediante il contatto quotidiano.

Componenti culturali dominanti sono la lingua ufficiale e quella locale (dialetto) e la religione. La lingua è un codice relazionale all’interno di un popolo. Diviene codice relazionale tra i popoli se si conosce. Diviene barriera tra i popoli se non si conosce.

Per noi cultura è salvaguardia, promozione e valorizzazione del patrimonio storico, culturale e umano della comunità veverese; è sostenere i gruppi folcloristici, realizzare e curare Musei, in particolare quelli etnografici; sostenere gruppi e iniziative che riscoprono e ripropongono le tradizioni locali, la valorizzazione degli edifici di culto del passato; è volontà e capacità di riannodare i "fili della memoria" collettiva (le radici locali).

Perciò l'Associazione "Vèvar" si propone di curare manifestazioni culturali, eventi riferiti alle ricorrenze religiose e civili che hanno un contenuto propriamente tradizionale e celebrativo locale, manifestazioni legate alle rievocazioni storiche; il teatro, l'arte, la poesia e la musica che costituiscono un’espressione artistico culturale che interpreta una tradizione consolidata per la comunità.

Raccogliere vecchie foto di famiglia, dei vecchi mestieri, di immagini del nostro paese, ricordare persone scomparse, valorizzare il nostro passato, raccogliere espressioni dialettali, tutelare il nostro territorio sono altri importanti argomenti che vogliamo curare con l'aiuto di tutti, ma anche parlare di racconti, raccogliere le ricette di cucina e occuparci di tutti gli aspetti della nostra cultura, quelli che altri chiamano le nostre radici.