Il 17 ottobre 1995 entrava in attività, appena a sud del territorio veverese, il Centro Interportuale Merci di Novara. Il CIM allestisce 156 treni a settimana con destinazione/provenienza Rotterdam, Genk, Anversa, Zeerbrugge, Le Havre, Noisy, Lomme, Duisburg, Ronet, Valenton, Ostenda, Hams Hall. Ogni giorno transitano dal terminal 500 camion che trasportano containers, casse mobili, semirimorchi e cisterne.
Immagini del CIM tratte dal sito www.cimspa.it.
Google Earth 2016 km 3,7
Google Earth km 2
Google Earth km 2
Google Earth km 1,25
Quando sarà attivata la nuova infrastruttura denominata "Progetto Hukepack", gran parte di questo traffico, calcolato in un centinaio di convogli al giorno, chiamati "Autostrade viaggianti", uscirà dal CIM, costeggerà il percorso della TAV e, dopo aver incrociato la Via delle Rosette, transiterà, passando sotto la linea TAV e l'Autostrada, sulla vecchia linea ferroviaria del Sempione in direzione di Vignale. Allora saremo chiusi in una gabbia di treni.
Nel 1991 viene costituita la società TAV S.p.A. e nel 2001 viene messa in cantiere la tratta ad alta velocità da Torino a Novara. I lavori iniziano nel gennaio 2002 e terminano nel 2006 poco prima dell'inaugurazione del 10 febbraio 2006. Al completamento dell'intera linea Torino-Milano manca ancora parte del settore Novara-Milano (la cui apertura è prevista a dicembre 2009).
Fasi di costruzione della TAV
Il complesso dell'area sconvolta
LA SCELTA DEL MEZZO E DEL MODO DI TRASPORTO DELLE MERCI E LA LOGISTICA.
Negli ultimi trent'anni sono stati fatti interventi sui mezzi di trasporto, terrestri, navali ed aerei, ma anche innovazioni sul modo di trasportare le merci, per poter ridurre i tempi di carico/scarico e, quindi, i costi di terminale e per rendere più agevole il passaggio delle merci da un mezzo all'altro, rendendoli complementari. Mezzi capaci e nuovi sistemi di carico hanno fatto aumentare enormemente il traffico merci e intensificato i rapporti con tutte le parti del mondo dando inizio alla globalizzazione dei mercati.
L'innovazione che ha permesso l'interscambio tra i vari sistemi di trasporto è stata l'adozione del container (dei log boxes e pallets) come modulo di carico su treno, nave, autocarro e aereo dando origine al trasporto intermodale. A volte si usa il sistema di trasporto dell'articolato, con o senza motrice, direttamente su ferrovia o nave: tale sistema si chiama roll-on/roll-off, é più rapido ma anche più ingombrante e costoso. La intermodalità ha concentrato il traffico dove vi sono gli impianti di sollevamento dei container e dove si incontrano i sistemi di trasporto: questi sono divenuti i nodi fondamentali del sistema-trasporto. Essi sono i porti, gli aeroporti hub o gli interporti. Ne é derivata una nuova organizzazione territoriale, una più forte interazione tra i luoghi ma si sono accentuate le differenze tra le aree più organizzate e quelle non interessate da tali innovazioni.
Si parla così di nodi di interconnessione o di piattaforme logistiche di interconnessione modale, responsabili della polarizzazione e gerarchizzazione nell'organizzazione territoriale.
Campo d'azione operativo della logistica é quello distributivo che raggruppa le attività che vanno dal prodotto finito alla gestione delle scorte centrali e periferiche, la consegna dei prodotti al cliente, la gestione delle infrastrutture necessarie a garantire la continuità e l'affidabilità dei flussi. Gli attori della logistica sono i produttori (logistica di ricambio/logistica delle forniture dei semilavorati/logistica delle forniture per aziende di componenti); i grossisti e i dettaglianti (talora organizzati in centrali distributive); i fornitori dei servizi logistici nati per effetto della esternalizzazione della logistica dall'azienda produttiva (outsourcing) Es.: UPS, TNT, DANZAS, KÜKNEeNAGEL, DHL...
Classificazione dei nodi logistici o nodi di traffico a seconda della funzione della piattaforma:
quella di transito che si pone l'obiettivo di massimizzare la velocità con cui le merci percorrono il canale logistico produzione/consumo;
quella di stoccaggio che invece è relativa alla conservazione dei beni durante il periodo che intercorre da un polo di destinazione ad un altro.
STRUTTURE DEPUTATE ALLO SVOLGIMENTO DELLA FUNZIONE DI TRANSITO:
autoporti = struttura elementare costituita da piazzale e centro servizi per le persone;
piattaforme logistiche intermodali = struttura in cui le merci vengono trattate, manipolate, dove vengono svuotate le unità di carico, a volte si eseguono operazioni di finissaggio o confezionamento e dove alla fine le merci sono soggette ad operazioni di scomposizione e ricomposizione prima di essere spedite alla destinazione finale;
distretto logistico = area ristretta dove si concentrano interporti, piattaforme logistiche, autoporti e centri intermodali (es il crocevia di Venlo nei Paesi Bassi);
gateway = struttura posta sulle direttrici, soprattutto ferroviarie, punto di entrata e di uscita, di convergenza dei collegamenti terrestri e marittimi, luogo in cui avviene lo smistamento delle merci destinate a percorrere tratte successive su altre direttrici o su tratte secondarie;
centri intermodali = dove avviene il trasferimento su vettori diversi (terminal intermodale);
centri merci = come sopra, ma con qualche magazzino di deposito;
interporti = come sopra, ma con l'intera gamma dei servizi della logistica e della distribuzione.
STRUTTURE DEPUTATE ALLO SVOLGIMENTO DELLA FUNZIONE DI STOCCAGGIO:
magazzino = deposito di scorte provenienti dal mercato e/o dalle attività di produzione;
magazzino generale = stoccaggio e lavorazione delle merci.