Il tempo del Covid-19 a Castiglione della Pescaia

Foto di Livio G. Rossetti, 6-19 settembre 2020

Nel pieno del Coronavirus, dopo lunghi mesi di isolamento a casa e sporadiche uscite verso la città per fare la spesa, andare in farmacia e in clinica per alcuni esami, finalmente a settembre, come prenotato l'anno prima, sono partito per raggiungere la località di Castiglione della Pescaia, meta fin dagli anni 'Novanta per un breve soggiorno al mare, in particolare per raggiungere il "Piccolo Hotel", dove mi attende Maria, suo marito Angelo e un gruppo di "ragazze" che da molti anni ritrovo con gioia, sempre impegnate a servire a tavola, sempre col sorriso, con la gentilezza, la professionalità e, quest'anno, con la mascherina e i guanti di lattice! Posso dire che per me, soprattutto ora che sono rimasto solo, tutte loro sono la mia famiglia, anche se per soli quindici giorni.
Il paese sembra sempre uguale, anche se noto piccoli ma continui cambiamenti: una ristrutturazione, una nuova imbiancata ad alcune costruzioni, un certo rinnovo nella viabilità, ma nulla più. Un borgo che ha salvato il suo centro storico entro le mura antiche ma che è divenuto un rinomato centro turistico balneare immerso nelle pinete e con un mare pulito e godibile. Quest'anno poi, a causa anche della situazione sanitaria ed economica, la spiaggia, al di là del canale, era quasi sempre scarsamente popolata, soprattutto nelle prime ore del giorno, tra le otto e le dieci, quando, passeggiando fino alla "casa rossa", si incontrava non più di una decina di persone. Lo si vede anche nelle foto scattate lungo il tragitto, molte delle quali fatte con il telefonino. Poi, soprattutto il sabato e la domenica, nelle ore centrali della giornata, la spiaggia si animava, ma mai come negli anni precedenti.

Nonostante la stagione estiva avanzata, sono sempre presenti i gigli tra le dune di sabbia, alcuni hanno già finito la loro fioritura e lasciano intravedere i neri semi, ma alcuni sono ancora infiore e sono sempre belli e profumati. Sulle dune la vegetazione spontanea era ancora verde e rigogliosa, tra cespugli di rosmarino e ginepro con pini marittimi. Lungo questo vasto arenile giacciono vecchi tronchi di alberi, molti dei quali trasportati dal mare durante le burrasche invernali. Si può pensare di vedere in loro l'immagine di un serpente, oppure di un rinoceronte, di un coccodrillo o di alcune foche curiose! Sono come bianchi spettri che lentamente vengono consunti dal vento, tra la sabbia e la salsedine.


Poi giunge la sera e, quando mi rivesto per ritornare in hotel, molte volte sono l'ultimo a lasciare la spiaggia; lontano il sole mi saluta, infuocando il cielo in tramonti che mai vedo da casa mia...che bello!

E che dire della cucina diretta dallo chef Carlo che da diversi anni mi presenta piatti da sogno, tratti dalla tradizione toscana e maremmana, sempre curati e serviti con garbo e fantasia, sia nei primi (paste, risotti o zuppe con pesce, crostacei e funghi),che nei secondi (per me quasi sempre a base di pesce fresco e pescato nel mare toscano, ma anche trippa e panino con lampredotto che è la parte di scarto del manzo, cioè l'ultimo stomaco che aveva delle crespature simili alla lampreda e da qui nasce il nome "ironico" dato dal popolo al lampredotto, il cibo dei poveri che si contrapponeva al pesce raffinato della nobiltà e del clero).
La frutta e le verdure sono di produzione propria e, per finire con i dolci, le crostate di frutta servite ancora calde di forno, i cantucci col vin santo, i semifreddi che vengono presentati con una curata semplicità e con la certezza di aver scelto gli ingredienti migliori che deliziano gli occhi e la gola, qui si tocca con un dito il cielo, ringraziando ogni volta le due ragazze che con fantasia li preparano freschi ogni giorno, per la colazione, per pranzo e cena. Quale altro hotel tre stelle vi fa mangiare e gustare il cibo italiano in questo modo celestiale? A questo proposito, le mie razioni qui presentate, sono in gran parte ridotte in quanto scelgo io la mezza porzione; è per far finta di essere un po' a dieta!



Anche a settembre 2021 ho trascorso quindici giorni nella stessa località, nello stesso hotel dove ho ritrovato Mateo e i suoi genitori, Giuliana e Paolo e altri amici conosciuti nei precedenti anni. Come sempre vita da spiaggia e buoni libri, passeggiate e tanto mare, qualche nube minacciosa ma solo poche gocce, molte foto con la nuova macchina fotografica e con il nuovo telefonino, immagini che ho raccolto in un breve filmato.


filmato