Aeroporto militare di Cameri

L'aeroporto di Cameri vede le sue origini nel 1910 grazie all'opera dell'ingegnere francese Thouvenot. Cameri divenne una prestigiosa Scuola di Volo che ha formato molti piloti della Prima Guerra Mondiale. Dopo poco si insedia nell'area la società genovese Gabardini, divenuta poi CANSA (Costruzioni Aeronautiche Novaresi Società Anonima) la quale promuove e sviluppa le attività aeronautiche soprattutto con la fondazione di una scuola militare di volo.
L'aeroporto balzò subito agli onori della cronaca per un'impresa notevole: il 27 luglio 1914, per la prima volta nella storia dell'aviazione, un aeroplano trasvola le Alpi con un passeggero a bordo, il novarese Giuseppe Lampugnani, detto Pinin, letterato e professore del liceo ma anche provetto scalatore. Pilota è Achille Landini, istruttore di volo e direttore della scuola d'aviazione di Cameri; l'aeroplano è un "Gabardini 80 cavalli" detto Gabarda; il percorso è Cameri-Viege, in territorio svizzero, con sorvolo delle vette del Monte Rosa. Il giorno dopo scoppia la Grande Guerra.
Nel 1930 la scuola di volo cessa la sua opera ma il campo rimane funzionante come officina aeronautica. Durante la seconda guerra mondiale, dopo il 1943, l'aeroporto viene semidistrutto dalle truppe tedesche in ritirata.
Nel dopoguerra comincia la ricostruzione che porterà la base aerea ad ospitare diversi reparti, tra i quali la pattuglia acrobatica dei Lanceri Neri e dal 1967 al 1999 il 53° Stormo Caccia.
Il Corriere di Novara il 21 gennaio del 1954 pubblicò un articolo dal titolo "Il più grande aeroporto d'Europa a Cameri". Se l'ipotesi riportata si fosse avverata, oggi il nostro territorio sarebbe stato molto diverso dall'attuale poichè la costruzione della più grande base NATO per l'aviazione militare avrebbe comportato costruire una vera città militare per le numerose truppe che sarebbero state dislocate in zona. La base fu poi realizzata invece presso Francoforte in Germania.


Manifesto dell'aeroporto di Cameri

Prima scuola italiana di aviazione

Le officine di Cameri

Aeroporto di Cameri

Aeroporto di Cameri 1916

Aeroporto di Cameri 1929

Cameri 1967: schieramento di F104.G Starfighter del 21° Gruppo

F104.G Starfighter

Aeroporto di Cameri e caserma di Veveri

Aeroporto di Cameri dal satellite

Caserma di Veveri dal satellite

Hangar nella Base aeroportuale di Cameri
Il 53° Stormo "Guglielmo Chiarini" era uno stormo da caccia dell'Aeronautica Militare Italiana costituito a Mirafiori nel maggio 1936. Dagli anni Sessanta, fino al luglio 1998 il 53° Stormo avrà sede nella base di Cameri (NO), utilizzando fino al 1972, gli F.104G quando verranno sostituiti dall' F.104S fino al 1998. Le Feste dell'aria organizzate all'aeroporto di Cameri hanno sempre attirato molti appassionati di queste manifestazioni aeree anche per la presenza in molte occasioni delle Frecce Tricolori.
In quell'anno fu trasferito a Gioia del Colle il Gruppo Caccia, e l’aeroporto venne ristrutturato in Comando Aeroporto, nel quale continuano ad operare sia il 453° Gruppo Servizi Tecnici Operativi sia il 553° Gruppo Servizi Logistici Operativi, e soprattutto il 1° Reparto Manutenzione Velivoli. Si avanza in quegli anni anche l'ipotesi che, non avendo più lo Stormo in attività, lo spazio aereo dell'aeroporto militare potrebbe essere usato dai velivoli in partenza da Malpensa costituendo una nuova rotta diretta a sud da abbinare alle due che dipartono in direzione nord.
Nel futuro dell'aeroporto di Cameri ci sarà l'assemblaggio degli F35, cacciabombardieri di quinta generazione multiruolo, aerei stealth, invisibili ai radar, grazie alla conformazione della loro struttura ed alle vernici che li ricoprono. Saranno prodotti dalla multinazionale statunitense Lockheed Martin, alla quale si affiancheranno molte altre imprese per la costruzione delle diverse componenti e per l'assemblaggio finale.
Il progetto per la loro costruzione è stato avviato nel 1996 e completato nel 2004. La prova di volo dei prototipi è cominciata nel dicembre 2006. L'assemblaggio finale negli USA si svolge presso l'impianto Lockheed Martin di Forth Worth in Texas. In Italia è stato scelto come sito per l'assemblaggio finale (che fornirà la maggior parte degli F35 che saranno venduti in Europa) l'aeroporto militare di Cameri. Qui già si cura la manutenzione di F16 Falcon, Tornado, AM-X e, da poco, gli Eurofighters. E proprio qui verrà costruito, a partire dalla fine del 2008, un nuovo stabilimento che sarà gestito da Lockheed Martin e da Alenia Aeronautica.
Secondo informazioni attendibili, ogni F35 costerà tra 45 e 55 milioni di euro; l'Italia dovrà decidere se acquistare questi aerei solo a partire dal 2013 (anno dell'uscita dalla fabbrica di Cameri dei primi F35), ma si ritiene che il nostro Paese acquisterà circa cento velivoli per un totale di almeno dieci miliardi di euro.
Naturalmente alcune formazioni politiche sono contrarie allo sviluppo di questo aereo e lo scorso 4 novembre 2007 si è tenuta una manifestazione che, partendo dalla stazione di Novara, ha raggiunto la zona dell'aeroporto di Cameri, transitando dal nostro paese.
Il 4 ottobre 2009 la manifestazione aerea festeggia il centenario dell'aeroporto di Cameri