Bretagna e Normandia

Nantes, Vannes,Carnac, Locronan, Cancarneau, Quimper, Finistère, Pointe de Pen-hir, Camaret sur Mer, Guimiliau, Morlaix, Giuingamp, Ploumanac'h, Painpol, St.Malò, Mont St. Michel, Bayeux, Caen, Luoghi dello sbarco: Colleville sur Mer, Longues sur Mer, Arrromanches, Parigi, Reggia di Fontainbleu e ritorno a casa
16-23 luglio 2023
Foto di Livio G. Rossetti

Breve vacanza di otto giorni con Stat Viaggi in alcune località della Bretagna e della Normandia, un arrivo serale a Parigi, la visita al castello di Fontainbleu e il viaggio di ritorno verso casa. La compagnia era numerosa e di varia provenienza, molti piemontesi, Casale Monferrato è la sede del Tour Operator, ma anche alcuni liguri e romani. Io ero l'unico di Novara e sulla navetta che mi avrebbe portato a Rivoli, dove sarei salito sull'autobus turistico, vi erano anche una coppia di Stresa e cinque vercellesi. Quando il bus è giunto si è anche capito il perchè del luogo dell'appuntamento: da Rivoli, in autostrada, avremmo raggiunto il territorio francese attraverso il Traforo del Frejus, tra Bardonecchia e Modane, galleria lunga quasi 13 chilometri.

Siamo in Francia, e per ore, dopo le vette alpine, attraversiamo un territorio prettamente agricolo dove dominano i campi di cereali, grano soprattutto, di girasoli e prati, molte volte recintati da siepi dove si notano animali di razze adatte al pascolo, effettuato con sistemi di allevamento brado e semi brado all'aperto: sono i manzi da carne, della razza bovina Charolaise originaria della Borgogna, che presenta un mantello di colore bianco crema e una taglia medio grande, e di razza Limousine con un mantello di colore fromentino, originaria della Provincia di Limoges, regione che comprende gli ultimi contrafforti del Massiccio Centrale, e appartiene allo stesso ceppo delle razza Blondes d'Aquitaine o bionde del sud-ovest, e le pecore. E, nei campi, decine e decine di pale eoliche.

Nantes

La prima meta, Nantes, viene raggiunta nel tardo pomeriggio e veniamo sistemati al Mercure Nantes Centre Grand Hotel dove ceniamo e pernottiamo in un discreto ambiente. Dopo cena esco per raggiungere il centro e fotografare i monumenti della città. Nantes è una città di circa 320 mila abitanti e, pur essendo ubicata nella Bretagna storica della quale fu capitale, è oggi il capoluogo del dipartimento della Loira Atlantica e della regione dei Paesi della Loira. Localizzata nella parte finale della valle alluvionale della Loira, è alla confluenza di molti corsi d'acqua. A nord, vi sono basse colline appartenenti all'antico Massiccio Armoricano del Paleozoico, mentre a sud si trova l'inizio della pianura della Vandea. La maggior parte del territorio comunale si trova sulla riva destra del fiume e l'agglomerato cittadino è attraversato dalla Loira, dall'Erdre, dalla Sèvre, dalla Chézine e dal Cens.

L'origine del nome "Nantes" è incerto, potrebbe derivare del nome dal popolo gallico dei namneti che si pensa derivi dalla radice gallica nant- (fiume, corso d'acqua) o da amnites, che forse significa "uomini del fiume". Il nome latinizzato durante il periodo gallo-romano era Condevincum che sembra derivare alla parola gallica "confluenza". La radice Namnete del nome della città fu introdotta alla fine del periodo romano, quando divenne nota come Portus Namnetum (porto dei Namneti). Il nome di Nantes continuò ad evolversi, diventando Nanetiæ e Namnetis durante il V secolo e arrivano all'attuale Nantes dopo il VI secolo. La città e la contea saranno a lungo contese, poi furono annesse alla Bretagna da Hoël di Cornovaglia, conte di Nantes, salito al trono ducale nel 1066. Dopo una lunga guerra feudale, Carlo VIII, re di Francia, entrò nella città di Nantes nel 1491 e sposò la duchessa Anna nel 1492. Anche il suo successore, Luigi XII, sposò la duchessa, e la loro figlia, Claudia, fu la sposa del successivo re, Francesco I. La Bretagna e Nantes furono annesse alla Francia solo nel 1532.

L'Editto di Nantes, che garantiva la libertà di culto ai protestanti francesi, fu firmato nella città nel 1598 e fin dal XVI secolo si parlò dell'epoca d'oro di Nantes grazie allo sviluppo dei traffici atlantici e alla continua ascesa del porto che, all'inizio del Settecento, era il più importante scalo francese, nonostante la sua lontananza dal mare di quasi 50 km, Il motto latino della città, Favet Neptunus eunti, significa "Nettuno favorisce il viaggiatore" e il dio Nettuno era per i romani il dio delle acque e delle correnti e in seguito divenne il dio del mare e dei maremoti.
Uno dei simboli più riconoscibili della città è il castello dei duchi di Bretagna, situato nel cuore del centro storico. Questo edificio, costruito nel XV secolo, è stato per lungo tempo la residenza dei duchi di Bretagna. Il castello è caratterizzato da una grande torre cilindrica e da una serie di cortili e giardini. Un altro simbolo di Nantes è la cattedrale di San Pietro e San Paolo, situata sulla piazza principale della città. Questa cattedrale, costruita tra il XV e il XIX secolo, rappresenta un importante esempio di architettura gotica francese. All'interno della cattedrale si trovano numerose opere d'arte e reliquie, tra cui una delle tuniche indossate da San Luigi.
Sempre nel centro storico si trovano altre due famose chiese: la basilica di San Nicola, costruita tra il XV e il XVI secolo, presenta una facciata che mescola elementi di stile gotico e rinascimentale, è arricchita dalle suggestive torri a cupola, mentre la chiesa di Sainte-Croix, edificio romanico dell'XI secolo, ha una facciata in stile gotico e gli interni ricchi di opere d'arte sacra rendono l'edificio altrettanto famoso.
Dopo colazione, e prima della partenza, altre foto attorno all'hotel, poi, dal bus, altre vedute delle mura cittadine e palazzi del centro.

Si lascia Nantes e siamo in partenza per la costa atlantica e la città di Vannes.

Vannes

17 luglio 2023
Foto di Livio G. Rossetti

Vannes (in bretone: Gwened) è una città di circa 56 mila abitanti situata nel dipartimento 56 del Morbihan di cui è il capoluogo. Gli abitanti si chiamano Vannetais dal nome di un popolo celtico della Gallia, les Vénètes, citato da Giulio Cesare nei suoi diari sulle guerre galliche come popolo ribelle all'epoca della conquista romana. Vannes è ubicata in un grande golfo chiuso da una piccola imboccatura e costellato da 42 isole. Il mare chiuso (Morbihan in bretone significa "mare piccolo") favorisce un clima temperato assimilabile, per stabilità, a quello primaverile del Mediterraneo e presenta forti correnti di marea, con massimi di circa 4 metri, che condiziona tutta la vita attiva, soprattutto la manutenzione dei numerosi parchi ostreicoli. La navigazione nel golfo è pericolosa per le innumerevoli secche. Nel golfo vi sono piccoli porti turistici da dove partono per la terraferma tutte le produzioni di ostriche del golfo e molte zone adibite all'attracco a corpo morto: quelle più vicine alla costa durante la bassa marea possono essere scoperte dalle acque per cui spesso le barche hanno dei tutori laterali di protezione. Servizi regolari di traghetto uniscono Vannes alle isole e alle altre località del golfo. Da Vannes partono, per buona parte dell'anno, anche i traghetti per le isole esterne al golfo: Belle Île, Île-d'Houat, Groix.
Vannes/Gwened, è stata fondata dai Vénètes durante la loro lenta migrazione che li ha portati dall'Illiria e dall'Europa centrale fino ai luoghi più lontani dell'Europa occidentale. I Romani di Gaio Giulio Cesare nel I secolo a.C. diedero a questa località il nome di Darioritum.

Arriviamo a Vannes nei pressi del porto, con le barche a vela attraccate ai moli, dondolandosi con lo sciabordio del mare. A incorniciare il porto turistico, la grande Porta Saint Vincent, il nome del santo patrono della città, rappresentato nella nicchia superiore. Sotto la statua, lo stemma della città di Vannes rappresenta l'ermellino, simbolo della Bretagna, coronato da 3 torri che indicano la città fortificata: l'ermellino è incorniciato da 2 levrieri offerti dai bretoni al re di Francia Francesco I, durante il suo passaggio a Vannes nel 1532. Subito dopo la porta, a sinistra, si scende al mercato coperto del pesce dove si vendono pesci, spigole e orate, e crostacei, capesante, granceole e naturalmente ostriche, frutta e verdura, salumi e formaggi.
Poco più avanti, sulla place du Poids Public è collocato il mercatino all'aperto delle verdure; sulla stessa piazza si affacciano i negozi di tutti gli artigiani alimentari. Sembra di tornare in un borgo medioevale, con le mura di cinta e le porte fortificate, con le sue stradine tortuose e le piazze acciottolate; i bastioni medievali, in parte perfettamente conservati, sono circondati da giardini fioriti.
La cattedrale di San Pietro è il principale luogo di culto cattolico di Vannes, ed è monumento storico di Francia dal 1904. In stile gotico, la cattedrale fu costruita sui resti di un'antica cattedrale romanica. Luogo religioso di grande importanza nel medioevo, dal momento che custodisce le reliquie di Saint Vincent Ferrier; la cattedrale è una delle chiese più grandi della Bretagna, con i suoi 110 m di lunghezza.
Attorno alla chiesa di Saint-Patern, è ancora presente il più antico quartiere di Vannes. Passeggiando nel centro urbano si possono ammirare una serie di vecchie case a graticcio in stile medievale; la città vanta ben 170 case a graticcio e la maggior parte si concentra intorno alla cattedrale, e altre si trovano nel sobborgo di Saint-Patern e sulle rive del porto. Uno dei simboli della città è la coppia dei coniugi Vannes. All'angolo tra rue du Bienheureux-Pierre-René-Rogue e rue Noé, due busti dipinti rappresentano una coppia di cittadini che sembrano accogliere i clienti nel loro negozio. Oggi la misteriosa coppia è diventata uno dei luoghi più fotografati di Vannes e incarna perfettamente lo spirito medievale di questa città. Il punto migliore per ammirare le più belle case a graticcio di Vannes è sicuramente Place Henri IV, che ne è interamente circondata.


Dopo pranzo proseguiamo la giornata visitando i monumenti megalitici di Carnac.