Costa Brava

Barcellona, Lloret de Mar, Tossa de Mar, Girona

29 dicembre 2019- 1 gennaio 2020
Foto di Livio G. Rossetti

Alle ore 6,00 del 29 dicembre, domenica, inizia il breve viaggio per l'ultimo dell'anno. Un pulmino mi preleva da corso Vercelli a Novara, luogo raggiunto prima con Radio Taxi al costo di € 15,00, e mi porta sulla circonvallazione di Vercelli dove salgo sul bus che mi porta a Lloret de Mar dove si trova l'Hotel "Aparthotel Costa Encantada" che ci ospita sino alla mattina del primo gennaio del nuovo anno. Arriviamo a destinazione dopo un viaggio di circa 12 ore, il tempo di fare una doccia, vestirsi e scendere per la cena.

Barcellona

Lunedì 30 si parte per Barcellona, per una visita alla metropoli, molto veloce e senza guida. Il programma era invitante: "Dopo la prima colazione in hotel partenza per Barcellona, centro culturale ed amministrativo della regione catalana, ospita le incomparabili opere di Gaudì, come la Casa Batlò, dal tetto in maiolica, e la particolare Pedrera, nella quale i materiali utilizzati (pietra, vetro, ferro e maiolica) si incurvano dando sinuosità alla struttura. Ma è la Sagrada Familia l’opera più famosa, anche se incompiuta, un tempio ricco di simbolismi e significati ispirati alla natura. Proseguiremo con una passeggiata lungo la famosa Rambla, il viale storico sempre molto frequentato per gli spettacoli e la musica di strada, con i giocolieri ed i chioschi che vendono simpatici pappagallini, per raggiungere il mare, e qui avremo il tempo a disposizione per il pranzo libero. Nel pomeriggio proseguiremo con la visita al cuore della città, il Barrio Gotico, del quale spicca sicuramente la Cattedrale ed altre costruzioni a testimonianza dell’importanza di questa antica capitale medievale. Altra opera di singolare bellezza sempre di Gaudì è il Parc Guell, una città giardino in cui la natura diventa architettura; ingresso facoltativo per ammirare la particolare sala delle 100 colonne rallegrate da mosaici, sopra la quale si trova la Placa Circular, uno spazio ondulato con mosaici colorati ed una panca ricurva di 152 mt. composta da innumerevoli elementi quali conchiglie, farfalle, stelle etc... Insomma un giardino che ha davvero dell’incredibile. Cena in ristorante per degustare la prelibata Paella accompagnata da Sangria!!!!

Si arriva nella parte della metropoli edificata negli ultimi secoli quando i vari architetti innovavano le loro opere inseguendo le mode del momento. L'architetto che maggiormente ha innovato nel suo modo di concepire le abitazioni, i palazzi e le chiese fu Antoni Gaudí. Con il bus siamo passati davanti ad alcune sue opere e abbiamo sostato per un'oretta davanti e attorno alla Sagrada Familia. Non essendo possibile entrare nella basilica, occupo il mio tempo a fotografare gli esterni per vedere anche i progressi degli ultimi anni, avendo visitato la chiesa nel 2013: le immagini degli interni sono invece di quell'anno. Subito dopo visitiamo il parco: l'ingresso costa 9€ ma, avendolo visitato quando era libera l'entrata, sono rimasto deluso perchè la parte a pagamento è in grande misura in ristrutturazione, piena di transenne, zone vietate e impalcature. Poi veniamo portati in Piazza de Cataluna agli inizi della Rambla e lasciati liberi per buona parte del pomeriggio per il pranzo. Lascio subito il gruppo e senza mangiare decido di visitare con calma il quartiere gotico entrando in Cattedrale e poi a Santa Maria del Mar, raggiungendo alle 17,30 il gruppo alla fine della Rambla. Non mi dilungo sulla cena, la paella stracotta la cucino meglio io, e la promessa sangria non è mai arrivata alla nostra tavolata.

La Sagrada Familia

Nelle intenzioni del grande architetto, questa potrebbe divenire la chiesa cristiana più alta del mondo ma, iniziata nel 1882, il Temple Expiatori de la Sagrada Família non è ancora stato completato. Nel 1881 l’Asociación de Devotos de San Josep, acquista un isolato del quartiere Eixample. Il progetto fu affidato a Francisco de Paula del Villar y Lozano, e la prima pietra fu posta il 19 marzo 1882. Villar si dimette nel 1883 ed il compito passa ad Antoni Gaudí.
Il nuovo architetto modifica totalmente il progetto iniziale. Nel momento in cui Gaudí muore, il 10 giugno 1926, investito da un tram, era completata soltanto la facciata della Natività e la torre di San Barnaba.
Quando Gaudí eredita i lavori, decide di mantenere la cripta che era stata costruita, ma stravolge il progetto, abbandonando o modificando lo stile neogotico in favore di quello naturalista. Mentre la costruzione cresce, lo stile diviene sempre più fantastico, con quattro torri strane che ricordano i termitai o i castelli di sabbia dei bambini. Si tratta di forme ereditate dell'architettura neogotica, ma che traevano la loro ispirazione dalle forme naturali.
Per l'autore la Sagrada Familia rappresentava un inno di lode a Dio. La pianta a croce latina comprende 5 navate centrali, un transetto di tre navate e un abside con sette cappelle. Ci sono tre facciate dedicate a Natività, Passione e Gloria di Gesù. Quando la chiesa sarà terminata avrà 18 torri: 12 dedicate agli apostoli, 4 dedicate agli evangelisti, una dedicata alla Vergine e quella centrale dedicata a Gesù, la cui altezza prevista è di circa 172 m.
Le guglie degli evangelisti saranno sormontate da sculture dei loro simboli tradizionali: un angelo, un bue, un'aquila e un leone: la guglia della Madonna da una grande stella a dodici punte che simboleggia la Stella del Mattino; quella centrale del Cristo, sormontata da una grande croce a sei bracci. I pinnacoli della navata sono sormontati da sculture raffiguranti fasci di spighe di grano con un'ostia, o grappoli d'uva con un calice, a rappresentare l'eucaristia nelle due specie del pane e del vino. Le torri sono decorate con parole come "Hosanna", "Excelsis" e "Sanctus".
Inoltre, ci sono numerosi elementi della natura quali erbe, soprattutto grano, e animali, serpenti, camaleonti, lumache, lucertole, rane, salamandre, ecc, che fungono da gargolle.

L'interno

Uno degli elementi chiave per progettare la sua chiesa era l’arco parabolico o catenario, utile a sopportare le pressioni del peso sovrastante. La simulazione consisteva nella costruzione di un modello in scala costituito da corde intrecciate con piccoli sacchi di juta sospesi che simulavano i pesi; in tal modo determinava le forze funicolari e quindi la forma della struttura. Egli progetta l’interno immaginandolo come se fosse un bosco. Le colonne sono pensate a forma elicoidale a doppia elica, come i rami e i tronchi degli alberi. Le colonne sono inclinate in modo da ricevere al meglio la pressione perpendicolare alla loro sezione. L'unione di questi accorgimenti impiegati nel formare le colonne (inclinazione, forma elicoidale, ramificazione in varie colonne più piccole) permette di sostenere il peso delle volte senza utilizzare i contrafforti esterni come nel gotico tradizionale.

Dopo la Sagrada Familia visito con calma due altri gioielli della città, le due Cattedrali di Barcellona