PALAZZO TORNIELLI BELLINI

Novara, sede della Banca Popolare di Novara

30 ottobre 2013
Foto di Livio G. Rossetti

Anticamente apparteneva alla famiglia dei conti Tornielli, poi passò ai Bagliotti che lo fecero restaurare nel 1680 e successivamente, nel 1751, divenne proprietà della famiglia Bellini. Dotato all'interno di un nobile quadriportico, nel 1900 venne acquistato dalla Banca Popolare di Novara, fondata nel 1871. Dopo il completamento della facciata, dal 1905 divenne la sede centrale della stessa banca. E' un palazzo storico: il 31 maggio 1800 vi fece sosta Napoleone Bonaparte, prima della battaglia di Marengo. Alla ripresa della I Guerra d'Indipendenza vi dimorò Re Carlo Alberto, che la sera del 23 marzo 1849, dopo la sconfitta, abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele. Dieci anni dopo, il 1° giugno 1859, vi fu ospitato Napoleone III, che si trattenne fino all'alba del 4 giugno, studiando i piani per la battaglia di Magenta.
Per un itinerario di visita si parte dalla Galleria degli Arazzi, una stanza caratterizzata da due grandi arazzi settecenteschi. In essa è oggi conservata la preziosa collezione di coralli Siciliani del XVII secolo. Uscendo, si trova, di fronte, l'ingresso della Sala del Comitato, un locale sobrio e raffinato con quadri di paesaggisti del '700, e a sinistra la Galleria del Pianca. L'attigua Sala Maggiore è detta anche "degli Specchi" per i dieci grandi specchi che le conferiscono una speciale luminosità. È la più ampia del palazzo, possiede due splendidi lampadari in vetro di Murano e un grandioso affresco ne orna il soffitto. Nella Sala dell'Abdicazione una lapide alla parete ricorda che qui la sera del 23 marzo 1849 Re Carlo Alberto depose la corona e scelse l'esilio.
Da questo ambiente si accede alla Sala del Consiglio. Questo locale comunica da un lato con la Sala di Napoleone, e dall'altro con il Salotto ricco di stucchi e di ori, con raffigurazioni agresti dipinte alle pareti e con un pregevole caminetto in marmo. Uscendo si può ammirare l'Anticamera: un'ampia stanza, decorata semplicemente, caratterizzata da dieci soprapporta policromi di soggetto marino dipinti da Giuseppe Antonio Pianca e da "La battaglia della Cernaia" un grande quadro di Gerolamo Induno.