Nell'impossibilità di ottenere la liberatoria per la pubblicazione delle immagini di persone che compaiono nelle foto di questa pagina, possiamo oscurare, a richiesta, il volto di chi non desidera comparire su questo sito.Terminati i lavori di rifacimento degli intonaci troppo deteriorati della vecchia chiesa di Veveri, l'antica costruzione rimessa ora in sicurezza (almeno si spera per molto tempo) dopo la caduta di alcuni calcinacci e parti di mattoni, in piena estate è ritornata bianca come non lo era mai stata. Le scelte operate negli anni Sessanta di vendere la chiesetta di Veveri per costruirne una nuova mi hanno sempre lasciato perplesso perchè i giovano nati nei successivi anni e la nuova popolazione del quartiere non ha mai potuto vedere le decorazioni, i dipinti, la vetrata nel coro, la balaustra in marmo nero: i dipinti del Navaretti degli anni Venti sono ora deteriorati, i mobili della sacrestia venduti, l'interno del tabernacolo venduto, piccoli tesori pagati dai nostri vecchi con tanti sacrifici sin da quando in un documento del 5 ottobre 886 il prete Giselberto, figlio del defunto Doelberto de vico Vebra (nomi sicuramente di origine longobarda), dona tutti i beni da lui posseduti nel territorio veverese alla cappella appena costruita fuori le mura e dedicata a S. Gaudenzio che più tardi, agli inizi del Trecento, precisamente in un documento datato 17 gennaio 1318, vede aggiungere a questo nome quello di S.Maiolo Abate il cui culto era già molto diffuso in Europa e nel nostro territorio. Mi hanno insegnato che chi perde la propria storia perde le radici, e per noi veveresi, privati della vecchia chiesa ha voluto dire perdere una parte importante delle nostre radici.
Sabato 8 maggio: la struttura i Senior, Residenza per anziani Gianni Rodari, ubicata poco a sud del Canale Cavour e a ovest della S.S. 32, poco prima del ponte che scavalca il percorso dei canali Cavour e Regina Elena, è praticamente terminata, così appare dall'esterno, con la strada di accesso asfaltata, gli arbusti e il verde attorno a posto, i sottoservizi accesi, l'insegna con il nome di Gianni Rodari. Chi era costui? Vi chiederete, ebbene Giovanni Rodari (nato a Omegna il 23 ottobre 1920 e morto a Roma il 14 aprile 1980 all'età di 59 anni) è stato un maestro elementare, scrittore e giornalista famoso per fantasia e originalità, attraverso racconti, filastrocche e poesie divenute, in molti casi, classici per ragazzi, ha contribuito a rinnovare la letteratura per ragazzi. Tra le sue opere maggiori si ricordano Filastrocche in cielo e in terra, Il libro degli errori, Il gioco dei quattro cantoni (proprio come Veveri!), C'era due volte il barone Lamberto, ma il suo capolavoro pedagogico fu la Grammatica della fantasia, un saggio indirizzato a insegnanti, genitori e animatori. Risulta quindi strano nominare una residenza per anziani col nome di chi ha scritto soprattutto per bambini e ragazzi; a meno che non si voglia ricordare che i vecchi sono due volte bambini (Aristotele). Vediamo qundo si inaugura e quando viene aperta ai futuri residenti.
31 marzo, mercoledì: sembrava un'altra delle belle giornate di sole come tante altre delle ultime settimane, invece il buon Livio, non io ma mio cugino, mi sveglia dal torpore di queste lunghe giornate di confinamento e mi dice che stanno avvolgendo il campanile della vecchia chiesa con le incastellature tubolari, indice di prossimi interventi per la messa in sicurezza dell'edificio fortemente compromesso nella sua stabilità dopo oltre cinquant'anni di abbandono. Presto ho preso la mia macchina fotografica digitale e ho raggiunto via Verbano. In effetto l'incastellatura era quasi terminata e il vecchio campanile, e la facciata, erano circondati dai ponteggi, dalla base fino alla punta finale. Nei prossimi giorni l'impresa edile San Gaudenzio Snc del sign. Carfora G. e Notonica I. metterà in sicurezza il campanile e ripristinerà l'intonaco, ormai deteriorato del campanile e della facciata della chiesa.
13 febbraio, sabato: dopo la breve e fredda nevicata di ieri sera, questa mattina, prima dell'incontro con il candidato sindaco del PD, per le prossime elezioni comunali, Nicola Fonzo, ho fatto un giretto per Veveri e dintorni e mi sono sofferato davanti alla chiesa vecchia di San Maiolo (ormai da tempo di proprietà privata), con la facciata transennata a causa della caduta di alcuni mattoni e calcinacci, segni del passare del tempo, senza che siano state apportate le necessarie opere di messa in sicurezza della costruzione, vecchia di alcuni secoli, e ormai abbandonata dal 1968, dopo l'inaugurazione della nuova chiesa.
10 gennaio, domenica: sono terminati i lavori al nuovo deposito di Poste Italiane in via G. Rossa, sul sedime della ex-EGO e alla sua sinistra è in costruzione una nuova costruzione a livello di scheletro di un grande capannone.
27 gennaio: Il giorno della memoria, 10 febbraio, Giorno del ricordo.
Immagini di Veveri viste dal satellite Landsat/Copernicus.
Altre immagini satellitari di Veveri.
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