Andalusia tour

Foto di Livio G. Rossetti e Anna Bojeri

Malaga, Ronda, Jerez de la Frontera, Siviglia, Cordova, Granada, Nerja e Gibilterra.

Questo č il racconto di un viaggio tra il 17 e il 24 maggio 2014, con partenza da Malpensa, ad un'ora improponibile del mattino che ha implicato la sveglia alle 03,00 per essere in Malpensa alle quattro; partenza del volo alle 06,10!. Sotto di noi in pochi minuti scorreva lento il Ticino, Bellinzago, le risaie, la mia Veveri, Novara e il suo centro storico, poi le Alpi innevate e il Mediterraneo.
La nostra prima meta č stata Malaga dove siamo giunti con un volo di circa 2 ore e 30 minuti. Dopo aver raggiunto l'hotel Barcelo Malaga e lasciato i bagagli, ci siamo avviati per una visita alla cittā.

In serata abbiamo incontrato altri compagni di viaggio e la guida che ci ha presentato l'itinerario che avrebbe toccato la cittā di Ronda e Jerez de la Frontera, poi Siviglia, Cordova e la sua stupenda moschea, Granada e l'Alhambra, Nerja, il "balcone d'Europa e la sua "cueva", per tornare a Malaga e visitare in fine Gibilterra.

Malaga

La prima tappa a Malaga, la facciamo all'antico mercato Atarazanas nella cittā vecchia, dopo aver attraversato un rio in gran parte asciutto sul ponte della Misericordia e la Alameda Principal, un grande viale che prosegue nel Paseo del Parque tra i giardini che separano la cittā dal porto. L'entrata principale pare l'accesso ad una moschea, la sruttura interna in acciaio č una tipica costruzione di fine Ottocento e centinaia di banchi coloratissimi con centinaia di persone che comprano di tutto, si fanno l'aperitivo con stuzzichini di ogni tipo presso i numerosi punti di mescita.


























Successivamente, passando dalla Plaza de la Costitucion ci siamo inoltrati nella zona commerciale, visitando anche la chiesa di Santiago, San Juvan e Santos Martires, la chiesa dei patroni di Malaga, San Ciriaco e Santa Paula. Tappa obbligata č la Cattedrale. In tutte lo sfarzo dei secoli quando in Spagna giungeva l'oro e l'argento dalle Americhe e una struggente devozione per la Madonna, quasi sempre raffigurata come Addolorata, con "retabli" ricchi di sculture e tanto oro.







































































Usciti dalla Cattedrale, ci siamo diretti all'Alcazaba, una vera fortezza mora costruita sul monte Gibralfaro con tre mura concentriche e otto porte fortificate, ai cui piedi vi sono i resti del Teatro Romano, il tutto incorniciato dai fiori blu violetto della Jacaranda. A pochi passi si trova Plaza de la Merced con la casa natale di Picasso, quindi si ritorna verso l'albergo, si passa qualche ora al mare e, prima di cena, si entra nella stazione dell'alta velocitā a ridosso del Barcelo.




































Il mattino seguente si parte per Ronda e Jerez de la Frontera.