In ricordo di Aldo Agnese

Foto di Livio G. Rossetti e Adriano Gortana

Ho conosciuto Aldo nel 1982, quando, dopo aver sposato Anna, sono giunto per la prima volta a Givigliana.
È stato subito un incontro amichevole con Aldo, amicizia rimasta duratura sino a pochi giorni dalla sua scomparsa.
L'ho sentito al telefono in tutti questi anni e ho seguito le sue vicessitudini sino alla fine della sua vita ad agosto 2020.
Dopo la morte di Anna, avevo donato ad Aldo la casa dove aveva trascorso gli ultimi suoi anni e sono stato con lui alla fine di maggio 2018 per pochi giorni, in una Givigliana spopolata, dove regnava il silenzio interrotto solo dai suoni della natura.
Ha acceso la stufa grande di casa "Gortana", ormai sua, e ho cucinato solo per noi due: tutte le persone che negli anni pranzavano con me, Ancilla, Lea, Anna erano morte: eravamo rimasti solo noi due.
Avevo conosciuto per poco suo padre Orazio e sua zia Elisabetta, che tutti chiamavano Beto: alla fine del pranzo le accendevo una sigaretta e le offrivo un caffè con un po' di grappa.
Dopo mesi di malattia, di cui seguivo ogni settimana il decorso, si è spento un caro amico con il quale condividevo molti interessi, si è spento l'ultimo caro legame che mi legava a quel piccolo borgo, con le sue montagne, con i suoi boschi dove ora Aldo riposa.